Personale educativo dei nidi in stato di agitazione. Ecco i motivi della protesta

Cronaca
PISA e Provincia
Sabato, 14 Giugno 2025

Le RSU del Comune di Pisa: "Difendiamo il nostro benessere e quello dei bambini e delle bambine"

Il personale educativo dei nidi a gestione diretta del Comune di Pisa è in stato di agitazione.

Alla base della protesta, la decisione dell’Amministrazione comunale di prolungare il calendario educativo fino alla seconda settimana di luglio, una misura annunciata pubblicamente senza alcun confronto preventivo con i rappresentanti sindacali.

Gli educatori contestano non solo il metodo con cui è stata comunicata la scelta, ma anche le sue conseguenze in termini di organizzazione del lavoro, tutela dei diritti contrattuali e condizioni strutturali dei servizi.

Al centro della mobilitazione ci sono questioni legate al rispetto del calendario scolastico regionale, alla qualità degli ambienti educativi durante il periodo estivo e alla necessità di un reale coinvolgimento del personale nella definizione dei servizi rivolti all’infanzia.

 

Hanno scritto le RSU del Comune 

Vi spieghiamo perché il personale educativo dei nidi a gestione diretta è in stato di agitazione

La decantata scelta di prolungare il calendario educativo dei nidi fino alla seconda settimana di luglio è un passo che l’Amministrazione ha fatto senza nessuna condivisione con il personale educativo e che ha annunciato ai giornali prima che alla parte sindacale, la quale si è trovata di fronte a decisioni già prese e avallate dal Consiglio Comunale al completo; quest’ultimo non si è nemmeno preoccupato di verificarne le condizioni di fattibilità da un punto di vista dei diritti dei lavoratori, dell’organizzazione e del benessere delle strutture.

Il personale educativo rivendica invece l’applicazione del calendario scolastico regionale, che pone fine alle attività ordinarie dei nidi e della scuola dell’infanzia il 30 giugno (come infatti previsto anche per l’anno scolastico 2024-25) e rigetta l’interpretazione, peraltro controversa, che pretende un recupero a luglio dei giorni in cui, in occasione delle festività, gli educatori sono sì a casa, ma, per legge, in disponibilità per le eventuali esigenze dell’Ente.

Tale interpretazione secondo la parte sindacale è miope ed obsoleta, perché è in controtendenza con la legislazione vigente che riconosce il valore educativo del nido e lo inserisce a pieno titolo nel sistema integrato 0-6; l’attuale CCNL inoltre ha valorizzato il lavoro degli educatori riconoscendone l’alta professionalità. 

Le decisioni del Comune di Pisa, dunque, attaccano una professionalità consolidata, negano il giusto recupero psicofisico riconosciuto a tutti gli insegnanti e puntano, di fatto, a dequalificare il personale educativo. 

Le lavoratrici e i lavoratori sono consapevoli delle difficoltà delle famiglie, ma fanno notare che il servizio di luglio costituisce un’attività ulteriore ed eventuale e dunque ritengono che sarebbe stato giusto e produttivo confrontarsi nei tempi adeguati sulle reali necessità della cittadinanza, cercando soluzioni organizzative rispettose dei diritti dei lavoratori (come ad esempio quello alla fruizione delle ferie) e del benessere di bambini e adulti. 

A gennaio ha avuto luogo un primo incontro con l'Assessore Buscemi su richiesta del personale educativo attraverso la RSU, in occasione del quale sono state evidenziate diverse criticità difficili da sciogliere nell’anno in corso. 

In particolare, è stato posto il problema che la maggior parte delle strutture non è attrezzata per fronteggiare il caldo che purtroppo negli ultimi anni si fa sentire già a maggio e sono stati richiesti sopralluoghi per la verifica del microclima da effettuarsi in tempi utili a predisporre gli interventi necessari a rendere vivibili le strutture. 

L'Amministrazione comunale, invece, ha lasciato passare settimane prima di organizzare i sopralluoghi ed effettuare alcuni modesti adeguamenti.

Alla fine, per la maggior parte dei nidi sono state trovate soltanto soluzioni parziali e temporanee che lasciano molti dubbi sul fatto che gli ambienti possano essere idonei all’apertura estiva mentre gli interventi per garantire il benessere dovevano essere ben altri.

Il personale educativo sente fortemente la responsabilità di difendere, oltre al proprio benessere, anche quello dei bambini e delle bambine per il quale lavora tutto l'anno e ci tiene a portare all’attenzione di tutti che tra i diritti dei bambini c’è anche quello al riposo, riconosciuto dall'articolo 31 della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia!

Per tutte queste ragioni l’RSU del Comune di Pisa chiede con forza un coinvolgimento reale nell’organizzazione del servizio estivo, che tenga il giusto conto dei diversi bisogni e delle diverse, ma tutte meritevoli di attenzione, prospettive di analisi della situazione.

 

redazione.cascinanotizie