Pesenti occupato: la conta dei danni fa rabbrividire. "Dimostrazione di disprezzo che ci addolora e disgusta"
Il Consiglio di Istituto fa la conta dei danni. Distruzione, danni, furti, vomito e sangue ovunque. Alcuni device rubati sono stati geolocalizzati fuori regione, scritte oscene e sessiste, devastato l'albero di natale e rubate le scarpette rosse contro la violenza sulle donne
Pubblichiamo il comunicato inviato dal Consiglio d'Istituto del Pesenti di Cascina nelle ore successive al sopralluogo fatto nel plesso scolastico, a seguito dell'occupazione avviata negli scorsi giorni.
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In qualità di Consiglio di Istituto riteniamo che la democrazia, la cultura e il rispetto delle regole siano i pilastri fondamentali per la formazione di ogni giovane. Questi valori devono essere promossi e tutelati in ogni contesto educativo, affinché possano contribuire alla crescita di una società più giusta e consapevole.
Tuttavia, ancora prima che sia terminata la conta dei danni, è già chiaro che qualunque fosse l’intento positivo degli occupanti il risultato raggiunto è degradante:
- danni ingenti alla struttura (porte, pareti sfondate, sistema antincendio, impianto elettrico, infissi, vetri, arredi, anche nuovissimi, estintori, termosifoni divelti);
- furto di device elettronici, geolocalizzati fuori dalla regione;
- furti diffusi di computer, monitor, tavolette grafiche;
- danni irrimediabili alle dotazioni digitali;
- scritte oscene e sessiste rivolte alle lavoratrici e ai lavoratori della scuola;
- vandalizzazione di arredi e suppellettili;
- furto e danni alle strumentazioni in dotazione e al laboratorio di fisica;
- urina, vomito e sangue sparsi nella aule della scuola e particolarmente sui libri della biblioteca;
- cronologia dei browser delle smartboard che mostrava collegamenti a siti pornografici e di propaganda fascista;
- spazzatura sparsa per tutta la scuola;
- bagni dei docenti e degli studenti volontariamente intasati;
- verifiche e altri documenti ufficiali depositate manomesse;
- cicche di sigaretta ovunque, insieme a liquidi infiammabili;
- manomissione di trapani, soffiatori e altri strumenti a combustibile;
- furto, finanche, delle scarpette rosse contro la violenza sulle donne che erano poste ai piedi dell’albero di Natale, anch’esso vandalizzato.
Uno spazio riservato deve essere dedicato alla vandalizzazione e distruzione delle dotazioni specifiche per le studentesse e gli studenti con disabilità, insieme al furto dei farmaci salvavita. Questo ultimo caso di specie solleva l’indignazione estrema di tutto il Consiglio.
Condanniamo fermamente quest’atto di puro e semplice vandalismo antidemocratico.
Invitiamo tutta la comunità educante, a partire dalle famiglie, con il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti, ad assumersi le proprie diverse responsabilità, da occupanti e da non occupanti, e a riflettere sui gravi danni provocati alla cosa pubblica.
Ιl Consiglio di Istituto sta valutando l’iter per la definizione delle conseguenze e dei provvedimenti da adottare.
Non solo la scuola, materialmente, è stata duramente colpita, ma specificatamente i suoi simboli, con una dimostrazione di disprezzo che ci addolora e disgusta.