Pisa-Carrarese, il borsino

Sport
Sabato, 24 Marzo 2018

Pisa non pervenuto e la Carrarese vince meritamente all’Arena Garibaldi. Terza sconfitta interna per i nerazzurri surclassati dagli apuani sotto tutti gli aspetti, a cominciare da quello tecnico tattico fino a quello atletico passando per quello caratteriale e della fame di vittoria. Ne è uscita una caporetto senza precedenti in questa stagione e la squadra ha lasciato il prato dell’Arena sepolta dai fischi dello spazientito pubblico di fede nerazzurra

COSA FUNZIONA Non ce la sentiamo di prendere in giro i nostri lettori andando a cercare qualcosa che possa aver funzionato nella triste vigilia del capodanno pisano passata all’Arena.

COSA NON FUNZIONA Cominciamo dall’atteggiamento. Il solito, indolente, Pisa che scende in campo come se dovesse giocare una inutile amichevole estiva. Mai un guizzo, mai un briciolo di amor proprio nel cercare di arginare la furia degli avversari, un solo ammonito in casa nerazzurra è la testimonianza maggiore dell’atteggiamento da dopolavorista con cui la squadra ha affrontato questa partita che, dopo la vittoria di Pistoia, avrebbe dovuto rappresentare l’ennesima svolta (mancata) di un campionato che si sta trasformando in un calvario.
L’aspetto tattico: questa è una squadra che non può giocare con tre attaccanti. Non ha i giocatori con le caratteristiche per farlo. Negro utilizzato come esterno è un giocatore perso. L’ex Matera ha messo a segno sei reti in questa stagione, tutte realizzate partendo da attaccante centrale. Dopo 31 giornate di campionato i numeri assumono un significato importante e descrivono meglio di mille discorsi l’andamento di un giocatore. Da Pisa-Gavorrano a Pisa-Carrarese, più di un girone dopo, i nerazzurri si ritrovano ancora a barcamenarsi con un modulo di gioco che non è nelle corde di questa squadra. Contro i Maremmani usci un pareggio, questa volta, contro una squadra più dotata tecnicamente si è consumato il naufragio.
La sconfitta contro la Carrarese ha certificato anche il fallimento della campagna acquisti invernale. Dopo due mesi di campionato, l’unico giocatore, anche se in ombra contro i gialloblu, che sembra essere utile alla causa è Lisi. Ferrante resta a digiuno di reti, di occasioni da goal e di movimenti che possano far di lui un giocatore da ricordare, Sainz Maza, se si esclude la prima mezz’ora di Pistoia non ha mai inciso, Cagnano e Setola li abbiamo visti per la prima volta contro la squadra di Baldini: il giocatore arrivato in prestito dall’Inter è stato sostituito dopo 45’ per lui da incubo, non ha fatto meglio Setola e così le azioni più pericolose della Carrarese sono sempre arrivate dalla sinistra della difesa nerazzurra, che era la zona di loro competenza, entrambi non hanno dato la sensazione di essere giocatori pronti per la categoria, un allenatore esperto come Baldini, se non lo sapeva ci ha impiegato 5’ a capirlo, e si è divertito a giocare al gatto con il topo.

DA RIVEDERE La posizione di Mannini. Spostato finalmente in avanti nell’ultimo quarto d’ora di gioco è sembrato il cavallo di razza a cui vengono sciolte le briglie. Una mossa della disperazione che non ha sortito alcun effetto, ma che ci auguriamo di vedere nuovamente riproposta: se proprio si vuol continuare ad insistere con il 433, non si può prescindere dall’impiegare il capitano come esterno di attacco e questo lo aveva capito anche Gautieri dopo le prime 3-4 giornate.

massimo.corsini