Pisa celebra il ritorno in Serie A: premiato il Pisa Sporting Club a Palazzo Gambacorti

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PISA e Provincia
Lunedì, 12 Maggio 2025

Una festa dietro l'altra, stavolta è stata l'amministrazione comunale a ricevere i protagonisti della promozione

Un lungo applauso ha accolto questa mattina l’ingresso del Pisa Sporting Club nella Sala delle Baleari di Palazzo Gambacorti. La squadra, guidata dal capitano Antonio Caracciolo con in mano la Coppa della promozione, è stata ricevuta dal Sindaco Michele Conti per una cerimonia ufficiale in onore del ritorno in Serie A, conquistato dopo 34 anni di attesa.

Alla cerimonia erano presenti tutti i calciatori nerazzurri, l’allenatore Filippo Inzaghi con il suo staff, il presidente Giuseppe Corrado, il direttore sportivo Davide Vaira e l’intero organigramma societario. A ciascun membro del club il Sindaco ha consegnato una medaglia celebrativa, raffigurante la croce di Pisa, la Torre Pendente stilizzata in nerazzurro e una “A” rossa, simbolo della massima serie. Sul retro, l’incisione: “La Città ringrazia il Pisa Sporting Club”.

«Siamo onorati di aver accolto la squadra nella Sala della Baleari, simbolo della democrazia cittadina – ha dichiarato il sindaco Michele Conti Un luogo che racconta le glorie della Pisa repubblica marinara e che ci è sembrato il contesto più giusto per ringraziare ufficialmente giocatori, staff e società per l’impresa compiuta. Dopo 34 anni, il Pisa torna in Serie A, riportando entusiasmo, orgoglio e passione in tutta la città». Il primo cittadino ha sottolineato anche il valore simbolico e sociale della promozione: «Questo risultato ha unito generazioni di tifosi, riacceso l'identità sportiva e restituito visibilità nazionale a Pisa. È il frutto di un progetto solido, costruito con competenza, visione e capacità di guardare lontano. Come Amministrazione continueremo ad affiancare il club nel percorso di crescita, valorizzando le ricadute positive di questo successo per tutto il territorio».

Nel corso della cerimonia a Palazzo Gambacorti, il presidente del Pisa Sporting Club Giuseppe Corrado ha preso la parola con voce commossa, dedicando un pensiero speciale al figlio Giovanni, oggi assente per un malessere legato – ha scherzato – ai troppi festeggiamenti: «È stato straordinario. Non perché è mio figlio, ma perché ha scelto di essere qui e condividere questo progetto». Il presidente ha ripercorso le difficoltà incontrate fin dall'inizio del suo percorso alla guida del club, evidenziando come la rinascita sia stata frutto di una visione chiara e di una gestione attenta alle trasformazioni del calcio moderno: «Quando siamo arrivati, 27 anni dopo l’ultima Serie A, la società viveva una situazione complicata, dopo due fallimenti. Abbiamo riconosciuto subito il valore del brand Pisa e valutato se fosse il posto giusto per costruire un progetto solido. Il calcio oggi è molto cambiato: servono competenze anche commerciali, perché non è più solo sportivo come negli anni Ottanta». Corrado ha rivendicato i passi compiuti con determinazione:
«Il primo anno serviva per fare pulizia. Poi due anni in C, e da allora stabilità in B: meglio di quanto fosse accaduto nei 34 anni precedenti. È stato come il lavoro del contadino, coltivando la terra con amore. E oggi raccogliamo i frutti, la Serie A». Infine, uno sguardo al futuro: «Pisa è ormai una realtà riconosciuta anche all’estero. Riceviamo lusinghe da società importanti che vogliono venire a giocare qui. Abbiamo scelto Pisa perché è una città straordinaria: università di eccellenza, aeroporto internazionale, cultura, medicina. Ora tocca a noi essere all’altezza».

Visibilmente emozionato, il direttore sportivo Davide Vaira ha parlato della promozione come di un sogno lungo una vita:
«Una grande emozione essere qui stamattina. Questa è una cosa attesa da anni. Ci sarebbero tante persone da ringraziare: dal presidente, vero artefice di questo successo, a Daniele Freggia, Bruno Sabatini e tutti coloro che lavorano nell’ombra». Un ringraziamento sentito anche ai tifosi e al gruppo squadra: «Ogni singolo sostenitore è stato fondamentale dal primo giorno. I ragazzi e il mister sono stati incredibili. “Pisa non si piega” riassume il carattere di questo gruppo: attaccamento, spirito di sacrificio, identità forte. Grazie a tutti».

Parole dense di gratitudine e commozione anche da parte di Filippo Inzaghi, artefice tecnico del ritorno in A: «Essere qui è un sogno che si realizza. Il presidente sa quanto desiderassi venire ad allenare il Pisa. Oggi sono emozionato, perché ho ricevuto affetto ancora prima di fare qualcosa: mi hanno accolto come se fossi sempre stato parte di questa città». L’allenatore nerazzurro ha voluto lodare la compattezza del gruppo: «Credevo che la squadra fosse forte, ma è stato costruito un gruppo eccezionale. Ho avuto tanti bei gruppi nella mia carriera, ma mai uno così. I ragazzi che hanno giocato meno sono stati esemplari: nessuna lamentela, nessun ritardo, mai una multa. Questo ha fatto la differenza». Infine, un ringraziamento corale: «Dal direttore Vaira a Giovanni e Daniele, dai magazzinieri ai fisioterapisti, tutti hanno contribuito a questo successo. E poi i tifosi, che dal primo giorno mi hanno fatto sentire a casa».

Una giornata di festa, dunque, che suggella un’impresa storica e rinnova il legame tra la città e la sua squadra, proiettata ora verso una nuova avventura nella massima serie del calcio italiano.


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massimo.corsini