Pisa, devastato l’ITE Pacinotti durante l’occupazione
Quando una causa nobile diventa il pretesto per la devastazione, è una sconfitta per chi protesta
L’ITE Pacinotti di Pisa è stato recentemente devastato durante un’occupazione, sulla scia delle proteste organizzate dai collettivi proPal. I danni all’edificio sono ingenti e suscitano forte preoccupazione tra studenti, famiglie e personale scolastico.
Sull’accaduto è intervenuto Simone Fabbrini, candidato al consiglio regionale per Fratelli d’Italia, che ha espresso profondo rammarico e una ferma condanna per la situazione. «Vedere la mia ex scuola ridotta in questo stato è un vero e proprio colpo al cuore», ha dichiarato. «Mi auguro che le Autorità intervengano immediatamente per disporre la disoccupazione dell’edificio. Dopo ciò che si è visto, è prioritario restituire la scuola agli studenti che vogliono studiare, garantendo che i responsabili rispondano dei danni».
Fabbrini ha poi sottolineato come la causa palestinese, citata dagli occupanti, sia stata strumentalizzata. «È una questione nobile e seria che non può e non deve in alcun modo essere usata per giustificare il vandalismo e la devastazione di una struttura pubblica», ha affermato.
Il candidato di FdI non ha risparmiato critiche alla Sinistra pisana e al Partito Democratico. «Siamo stanchi di assistere al solito copione: il Partito Democratico e la sinistra sono sempre pronti ad aizzare i collettivi studenteschi. Dove sono ora le loro voci di fronte a questo scempio?», ha tuonato.
Fabbrini ha concluso chiedendo un chiaro posizionamento politico: «Chiedo al PD e a tutta la sinistra pisana di condannare pubblicamente e senza riserve questa devastazione. Il loro silenzio o la loro giustificazione implicita li renderebbe complici di un atto che danneggia la comunità scolastica e la città di Pisa».
L’ITE Pacinotti resta al momento chiuso, mentre si attendono le decisioni delle autorità competenti per il ripristino della struttura e per l’identificazione dei responsabili dei danni.