Pisa merita rispetto non due arbitri esordienti su altrettante partite

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PISA e Provincia
Lunedì, 5 Ottobre 2020

Sul risultato maturato contro la Cremonese pesa tantissimo la direzione di gara di Gariglio che "salva" almeno in due circostanze la Cremonese

Un pareggio con rimpianti. Questo è quello che resta dalla prima partita casalinga di questo campionato. Un pareggio ottenuto contro una Cremonese che se negli uomini non era molto diversa da quella battuta per due volte nello scorso campionato, certamente lo era nell’atteggiamento: via la spocchia che l’aveva contraddistinta (e inguaiata) nella passata stagione, dentro lo spirito di chi lotta per salvarsi. Quindi tanta spada e molto poco fioretto e spesso e volentieri anche 10 uomini dietro al pallone in attesa della ripartenza buona.

Il Pisa di fronte ad un avversario con questo atteggiamento gioca una buona partita, un passo avanti rispetto alla prestazione di Reggio Emilia, dove le forza, lascia sfogare l’avversario, forse troppo, nella fase centrale della ripresa, rischiando però pochissimo. Subito il pareggio si riversa in avanti, allo scadere del primo tempo sfiora il vantaggio, evitato solo da Volpe che con un provvidenziale tuffo anticipa gli attaccanti nerazzurri. Nella ripresa è sostanzialmente un monologo nerazzurro, con la Cremonese mai pericolosa e capace solo di mettere a referto qualche calcio d’angolo.

Il Pisa a dire il vero al 64’ il goal partita lo aveva anche messo a segno, con Masucci, ma una decisione cervellotica dell’assistente Giallatini induce l’esordiente Gariglio ad annullare una rete parsa più che regolare. E qui si apre un fronte che mai vorremmo trattare, quello dei direttori di gara. Due giornate e siamo qui a parlarne perché se a Reggio Emilia al Pisa era mancato un calcio di rigore, ieri contro la Cremonese abbiamo visto cose che ci sono piaciute davvero molto poco. Partiamo dall’inizio: due partite e due arbitri all’esordio in serie B, evidentemente se per la Lega Pisa è luogo ambito da mungere per presentazioni, opening day e spettacolini prepartita, per il designatore è semplicemente un laboratorio dove mandare carneadi allo sbaraglio. Detto questo si può obiettare che il guardalinee era però un peso massimo, Giallatini infatti era il primo assistente niente popò di meno che nell’ultima finale di Champions League Bayern-PSG, ma evidentemente per lui una partita di serie B non valeva troppa concentrazione se è vero come è vero che nel corso della partita per ben due volte Gariglio lo ha corretto convertendo due angoli (uno per parte) in rimesse dal fondo. Dove non se l’è sentita di corregge il più celebre collega, è stato in occasione della rete annullata a Masucci, pur avendo visto, non poteva non vederlo, che sulla linea di porta c’era un giocatore grigiorosso e che il numero 26 del Pisa era ben dietro il portiere. Oltre a questo episodio, determinante sul risultato finale, al Pisa manca anche in rigore nel finale, quando Mazzitelli è stato steso con una ginocchiata degna delle arti marziali. Resta poi la sgradevole sensazione, vogliamo di proposito glissare sul diverso metro di giudizio fra la punizione dell’1-1 e un fallo su Lisi nello punto del campo, di un arbitro che nei confronti dei giocatori del Pisa aveva un atteggiamento diverso rispetto a quello che aveva per quelli della Cremonese impegnati in una litania del lamento, ben guidati in questo da Bisoli, che evidentemente ha condizionato un arbitro in questo momento non all’altezza della categoria.

La società nerazzurra, che ha sempre avuto uno stile impeccabile, farebbe però bene adesso a bussare alla porta del designatore e chiedere maggiore rispetto. In una giornata dove non sono mancate le polemiche, con i presidenti di Chievo e Pordenone che hanno alzato la voce contro direzioni di gara palesemente insufficienti, anche il Pisa dovrebbe iniziare a farsi sentire, perché una volta lo sbaglio ci sta, fa parte del gioco, due inizia a diventare un indizio sgradevole con il rischio che poi si possa trasformare in alibi se sul campo i risultati non dovessero arrivare. La Lega di Serie B sta gestendo il campionato della pandemia, molto meglio e con più attenzione dei fratelli maggiori della serie A è un peccato veder vanificati gli sforzi da arbitri che non sono adeguati alla categoria.

massimo.corsini