Pisa, si attendono le offerte dei possibili acquirenti

Sport
Domenica, 20 Novembre 2016

Si entra nei giorni chiave per quanto riguarda il destino del Pisa. Mercoledì, secondo il crono programma della lega di serie B scade il termine ultimo per la presentazione delle offerte e ci auguriamo che non si arrivi agl'ultimi istanti della scadenza, ma che si possa conoscere chi e come intende acquistare il Pisa con un po' di anticipo. Di teatrini melodrammatici sulla scadenza degli orari, dopo quelli agostani, se ne farebbe davvero a meno. Ora più che mai, alla luce dei risultati sul campo, ma anche delle dichiarazioni recenti di mister Gattuso, incombe una soluzione che metta fine una volta per tutte alla presidente dei Petroni.

Ma non si pensi che sia così semplice arrivare ad un cambio di proprietà. In prims deve essere ben chiaro che mercoledì non succederà proprio un bel niente: scadrà semplicemente il termine per poter presentare un offerta vincolante che i Petroni dovranno poi analizzare salvo il diritto di poterla o meno accettare. Offerta vincolante significa, secondo il volere della della Lega di Abodi, che chi presenta un offerta deve anche versare alla Lega B il 10% del valore stimato della società. Gli scenari possibili sono molteplici, superiori come numero ai contendenti in campo.

L’ipotesi  Corrado è sempre in pole position, anche se spaventano certe indiscrezioni che accrediterebbero al gruppo Magico una proposta di acquisto basata su un piccolo acconto, si parla di una cifra inferiore al mezzo milione di euro, ed il saldo dilazionato nel tempo, addirittura alla fine della stagione calcistica. Una proposta di questo tipo rischia di essere rifiutata dai Petroni che vogliono monetizzare prima possibile. Che i Corrado siano la soluzione più accreditata lo evidenzia anche le molte voci sollevate da radio mercato: dal nuovo direttore sportivo, Pino Vitale, a tutta una serie di nomi dati per certi in nerazzurro in caso di passaggio di proprietà, alcuni palesemente improbabili, vedi Gilardino, altri più plausibili, tipo Vacca del Foggia o Vantaggiato del Livorno.

Anche Ruggeri ed il gruppo Ipm sono pronti a formulare una proposta di acquisto il cui ammontare resta sconosciuto, ed in questo caso non è escluso, sempre secondo indiscrezioni, che possa trattarsi di una offerta per una quota, maggioritaria, della società con il resto che almeno per il momento resterebbe quindi ai Petroni.

La posizione di Maurizio Mian è invece piuttosto chiara. L’ex presidente del Pisa si è sempre detto disposto a dare una mano, come socio di minoranza, ed al momento resta alla finestra in attesa di sviluppo. Socio di minoranza significa dare un contributo, in nome della passione per i colori nerazzurri, passione che, da parte di chi vuole comprare il Pisa, non deve essere scambiata per disponibilità illimitata a mettere benzina (leggi soldi) nel motore del Pisa.

Infine Dana. Si pare ci sia sempre, anche se di lui ultimamente si sono perse le tracce. Potrebbe, entro mercoledì  formulare un’offerta anche se ci sembra improbabile.

Nella conferenza stampa di ieri Gattuso ha fatto nomi e cognomi di chi negl’ultimi tempi è stato allontanato dall’habitat del club. Perché questi nomi sono stati fatti adesso? La risposta la conosce solo il mister, noi possiamo fare solo delle supposizioni e pensare che si sia voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa perché a conoscenza che il passaggio di proprietà sia imminente. Ci auguriamo che davvero sia così perché l’ipotesi più nefanda, quella che non abbiamo formulato nelle righe precedenti è che nessuno dei quattro in corsa si presenti con i cosiddetti soldi veri e che Petroni resti al comando del vascello nerazzurro, o meglio del relitto nerazzurro perché quella sarebbe la fine che aspetta AC Pisa 1909 nel caso nessuno riesca a portare a termine l’acquisto.

massimo.corsini