Pisa, un arresto per stalking: perseguitava una coppia di vicini costretta a cambiare casa
In manette è finito un uomo di 50 anni di origini italiane
La Polizia di Stato di Pisa ha arrestato e posto ai domiciliari un uomo di 50 anni, italiano, accusato di stalking, violazione di domicilio e interruzione di pubblico servizio. Il provvedimento è stato disposto dal Giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Pisa, al termine di un’indagine della Squadra Mobile che ha raccolto un quadro indiziario chiaro e circostanziato.
Secondo quanto emerso, l’uomo — già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati allo spaccio e a reati contro il patrimonio — avrebbe perseguitato per mesi una giovane coppia di vicini, un 29enne e una 32enne, costringendoli infine a trasferirsi per paura. Tutto è iniziato nel maggio scorso, quando la coppia si è trasferita in una villetta adiacente a quella del 50enne. In un primo momento l’uomo si mostrava semplicemente loquace, ma nel giro di poche settimane il suo atteggiamento sarebbe diventato sempre più invadente e ossessivo, con richieste insistenti di contatto e comportamenti via via più inquietanti.
Dal mese di giugno in poi, la situazione è degenerata: l’uomo avrebbe molestato la coppia con messaggi e affermazioni deliranti, arrivando perfino a sostenere che la giovane donna fosse «posseduta dal diavolo» e che lui potesse «aiutare la coppia». In un episodio documentato, si sarebbe introdotto nel giardino dell’abitazione, inginocchiandosi davanti al portone d’ingresso per circa venti minuti.
A settembre il culmine: il 50enne avrebbe tentato di forzare il cancello della villetta, minacciando di picchiare il giovane vicino. Pochi giorni prima aveva anche chiamato le forze dell’ordine sostenendo, falsamente, che all’interno della casa ci fosse un uomo armato: una versione smentita dalle riprese delle telecamere di sorveglianza.
Spaventata, la coppia ha deciso di presentare denuncia alla Questura, dando il via alle indagini. Le verifiche condotte dalla Squadra Mobile, supportate da testimonianze e ore di filmati, hanno permesso di ricostruire un quadro dettagliato dei comportamenti persecutori.
Sulla base delle prove raccolte, la Procura ha chiesto e ottenuto dal gip l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, eseguita nei giorni scorsi dagli agenti della Polizia di Stato. L’uomo dovrà ora rispondere delle accuse di atti persecutori, violazione di domicilio e interruzione di pubblico servizio.

