Pista di Peretola, il silenzio dell'amministrazione comunale di Pisa
Pista di Peretola, Ciccio Auletta di Diritti in Comune critica l'immobilismo della l'amministrazione comunale pisana
Ciccio Auletta e Diritti in Comune (Una città in comune - Rifondazione Comunista - Pisa Possibile), va all’attacco dell’amministrazione comunale sulla vicenda della pista di Peretola e quindi del nuovo aeroporto di Firenze: «Arriviamo a questa discussione sul sistema aeroportuale toscano in grande ritardo, per una responsabilità politica del sindaco e della maggioranza che non hanno voluto che il Consiglio comunale affrontasse tempestivamente l'argomento e quindi prendesse una posizione e intraprendesse iniziative prima del via libera da parte della Conferenza dei servizi alla nuova pista di Peretola di 2.400 metri. Conferenza finale che si è poi tenuta il 6 febbraio scorso al Ministero delle Infrastrutture».
«Si tratta di una scelta politica ben precisa dovuta al fatto che la Lega, a partire dal suo segretario nazionale, Matteo Salvini, ha sostenuto e sostiene la realizzazione di questa opera tanto inutile quando dannosa, attacca Auletta. Il contrasto con quanto propagandato da tutti i partiti della maggioranza durante la campagna elettorale in città meno di un anno fa, e in particolare proprio dalla Lega, è completo. Alla fine, come sancito dall'esito della Conferenza dei servizi, Partito Democratico, Lega e Movimento 5 stelle - da Rossi a Conti, da Toninelli a Salvini - trovano una intesa perfetta nel tutelare non l'interesse pubblico, ma solo gli interessi privati di Corporacion America e delle lobbies finanziarie che in questi ultimi mesi hanno portato avanti una campagna indegna per il si all'opera. È importante sottolineare che sul piano locale, i sindaci precedente e attuale hanno mancato di agire a nome dell'ente locale che rappresenta(va)no lasciando lo spazio per tutto questo, facendo così nei fatti il contrario di quanto proclama(va)no».
Continua poi la nota stampa di Diritti in Comune: «La convergenza tra Eurnekian, Confindustria, il giglio magico vicino a Renzi, con Lega e 5 Stelle è piena e trova il nume tutelare il presidente della Regione Enrico Rossi che con forzature istituzionali e delibere puntali ha consentito che l'operazione urbanistica potesse andare avanti. Gli effetti di questa scelta e il possibile avvio dei cantieri per la realizzazione della pista avrebbero effetti disastrosi per tutto il territorio della Toscana e le sue comunità, come ben argomentato in decine e decine di documenti prodotti dai soggetti istituzionali, movimenti, associazioni e come indicato anche in alcune prime sentenze del Tar e persino in alcuni documenti della stessa Regione Toscana. Non si possono dimenticare poi gli effetti negativi che già stanno vivendo i lavoratori e le lavoratrici di Toscana Aeroporti a seguito dei processi di esternalizzazione che la società ha realizzato nonostante l'opposizione delle organizzazioni sindacali, mentre il nostro Comune - sindaco in primis - non ha detto o fatto nulla. Processi che hanno prodotto un peggioramento delle condizioni salariali e dei diritti dei dipendenti diretti ed indiretti. Ancora, non possiamo tralasciare il fatto che la proprietà non ha ancora presentato il Piano di Risanamento Acustico, che pure è previsto dalla legge, né che il Comune non si è attivato in alcun modo per far sì che la legge venga rispettata. Per noi la salute delle cittadine e dei cittadini viene prima di tutto e la società deve rispettare le norme e farle rispettare da parte delle compagnie che insistono sullo scalo pisano. Nei fatti il Comune di Pisa, prima sotto la guida Filippeschi e ora sotto quella di Conti, agisce come azionista di parte privata non tutelando gli interessi pubblici e collettivi. Noi con coerenza e determinazione riteniamo che il masterplan di Toscana Aeroporti con la nuova pista di Peretola non sia in alcun modo accettabile da parte dei soci pubblici e che occorra rimetterlo in discussione senza entrare in meccanismi perversi come quello delle compensazioni per la nostra città».
«Non vogliamo elencare nuovamente tutte le criticità ambientali e di impatto che comporterebbe questa grande opera ma vogliamo evidenziare un punto fondamentale: per noi la cooperazione tra i territori e le comunità e non la competizione è il modello di riferimento per un'economia sana, per la sostenibilità ambientale e per la salute delle presone, e su questa base il nostro Comune deve assumere le proprie scelte, incalza Auletta. A questo si aggiunge la necessità di una verifica rispetto alle possibili procedure di infrazione delle norme europee, più volte evocate dallo stesso Ministro Toninelli, riguardo al finanziamenti pubblico per i lavori della nuova pista: 150 milioni di soldi pubblici investiti su un intervento puramento speculativo, mentre per le vere emergenze infrastrutturali della nostra Regione - a partire dal potenziamento della linea ferroviaria Pisa-Firenze - non si vede neppure un euro. E d'altro canto Toscana Aeroporti, o meglio il socio privato dovrebbe anche chiarire definitivamente la propria strategia rispetto al People Mover e le azioni che si vogliono o meno intraprendere. Questi sono alcuni dei temi fondamentali da mettere in discussione rispetto ad un sistema aeroportuale che deve essere inserito in una visione complessiva di infrastrutture necessarie al territorio. Il punto di vista da cui si parte è dirimente per poter fare poi le scelte conseguenti».
«Come abbiamo già ribadito con numerosi atti di indirizzo presentati in questi anni in Consiglio comunale, il ruolo dei Comuni e quindi anche quello del Comune di Pisa e di chi lo amministra è quello, come previsto dalla nostra Costituzione e dalle normative inerenti gli enti locali, di difendere gli interessi pubblici e collettivi, che non sono quelli di Corporacion America, conclude così la sua riflessione Ciccio Auletta. L’interesse pubblico oggi è rappresentato dalla mobilitazione contro questa pista, portata avanti con iniziative chiare e inequivocabili da parte dei Comuni della Piana fiorentina, dell’Università di Firenze, da decine di associazioni, organizzazioni politiche e semplici cittadine e cittadini. Per questo il Comune di Pisa si deve schierare e deve agire in sintonia con chi oggi si oppone alla realizzazione della pista. E questo va fatto in tutte le sedi istituzionali e societarie, facendo sentire la propria voce ad ogni livello: da quello regionale a quello nazionale».