Playoff a portata di mano, ma bisogna ricordarsi da dove siamo partiti

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PISA e Provincia
Martedì, 11 Aprile 2023

Il Pisa sfiora il colpaccio con il Cagliari salvato come all'andata dal suo portiere

Finisce in parità la supersfida dell’Arena fra Pisa e Cagliari. 94’ senza reti ma di buon calcio che dimostra come queste due squadre possano recitare un ruolo da protagonista fino alla fine della stagione ed il fatto che entrambe ancora non siano certe di un posto nei playoff certifica, una volta di più, la difficoltà di questo campionato.

Un pareggio sostanzialmente giusto con il Cagliari bravo a fare tanta densità in mezzo al campo per cercare di approfittare dell’assenza di Toure (ma anche di De Vitis, Esteves e Masucci, non va dimenticato) ed il Pisa che quando riusciva a proporsi in fase offensiva creava non pochi grattacapi alla retroguardia ospite che è parso un po’ (portiere a parte) l’anello debole della catena isolana.

Nonostante il buon pareggio il Pisa scivola all’ottavo posto mantenendo però tre punti di margine sul Palermo bloccato sullo 0-0 dal Cosenza in serie positiva da ormai quattro turni e capace di collezionare ben 13 punti in sei partite, una media da promozione che in troppi si sono dimenticati la scorsa settimana quando hanno bollato la sconfitta di Cosenza come un onta incresciosa nella stagione dei nerazzurri, invece anche l’inossidabile Palermo è stato incapace di mettere la palla alle spalle di Micai, confermando il buon momento dei calabresi che hanno rischiato seriamente di vincere.

Del resto troppo spesso ci si dimentica da dove veniamo e le situazioni che si creano nel calcio. Il Pisa dopo sei partite era ultimo stecchito, non vinceva, non passava in vantaggio, per non far segnare gli avversari gli stendeva in area di rigore e finiva le gare in inferiorità numerica. L’epopea del “maestro” come qualcuno definiva Maran rivelatosi poi un “mago do Nascimiento” a tratti imbarazzante aveva portato il Pisa nella griglia delle candidate alla retrocessione insieme a squadre altrettanto impronosticabili, che però a tutt’oggi si trovano ancora in quella melma dalla quale a sei giornate dalla fine provano ad uscire. Alla fine solo Pisa e Como sono riuscite a venirne fuori, i Lariani con un bello scatto dopo la sosta, il Pisa con uno sprint tanto rabbioso, quanto repentino che dopo appena quattro partite dal riorno di D’Angelo non solo ha messo i nerazzurri in sicurezza, ma li ha lanciati anche nella folle corsa playoff che sembrava preclusa dopo il rovescio interno con la Reggina ed il pari striminzito contro un Venezia più che traballante.

La premessa per giudicare il campionato del Pisa dovrebbe sempre partite da qui, da dove eravamo invece la memoria è corta e quella pretesa di dover vincere tutte le partite genera spesso giudizi non solo ingenerosi, ma anche profondamente sbagliati. Non è ancora dato sapere se questa squadra farà o meno i playoff, le prossime due partite contro Ternana e Bari diranno molto al riguardo, ma quel che è certo è che questa squadra lotterà fino all’ultima giornata per un obiettivo che 204 giorni fa sembrava precluso dopo appena un paio di mesi di campionato.

massimo.corsini