Politica e social: Ceccardi spende di più e prende meno voti Giani

Politica
PISA e Provincia
Giovedì, 24 Settembre 2020

Per la candidata sconfitta alle urne ha finanziato tutto la Lega. Tra i consiglieri Mazzeo ha speso 0,25 euro per ogni voto raccolto

A pochi giorni dal voto regionale, abbiamo fatto i conti in tasca ai sei candidati a presidente. Il tutto, riferendoci alle sole spese elettorali sostenute su Facebook (e Instagram), non considerando, quindi, né quelle fatte sui mezzi tradizionali (gionrali e radio, manifesti, cartelloni e volantini pubblicitari), né quelle sui siti, giornali e annunci pubblicitari on line (Google Ads su tutti).

Il nostro sguardo, però, anche se parziale, rispecchia l'andamento generale delle elezioni che hanno confermato alla guida della Toscana il centrosinistra ed hanno eletto presidente Eugenio Giani.

Nell'ultima settimana prima del voto (Facebook pubblica i dati compresi dal 16 al 22 settembre, ndr), Susanna Ceccardi, poi arrivata seconda con il 40,46% (718.625 voti), ha investito sulla piattaforma di Mark Zuckerberg 15.857 euro, per una media di 22,07 euro di spesa ogni 1.000 voti raccolti nelle urne.

Subito dopo, segue Eugenio Giani, nuovo presidente della Toscana con il 48,62% (863.595 voti) che con 13.970 euro investiti, ha ottenuto una media di 16,18 euro di spesa ogni 1.000 voti raccolti.

Tirando le somme Susanna Ceccardi ha speso in pubblicità su Facebook il 16,79% in più, raccogliendo, rispetto a Eugenio Giani, il 36,40% di voti in meno.

Bassissimi gli investimenti economici degli altri competitori in corsa per la poltrona più importante, con Irene Galletti, Movimento Cinque Stelle, arrivata terza con il 6,40% (113.692 voti), e risultata terza anche in pubblicità, con soli 445 euro investiti e un rendimento molto alto in termini di voti raccolti, 3,91 euro ogni 1.000 nelle urne.

Indietro gli altri candidati presidente: Tommaso Fattori (Toscana a Sinistra 2,23%, 181 euro investiti e 39.668 voti raccolti, per un spesa di 4,56 euro ogni 1.000 voti raccolti); Salvatore Castello (Partito Comunista 0,96%, 0 euro investiti e 16.992 voti raccolti); Marco Barzanti (Partito Comunista Italiano 0,90%, 0 euro investiti e 16.061 voti raccolti).

Da segnalare il dato ottenuto da Tiziana Vigni (Movimento 3V Libertà di scelta 0,43%) che ha investito pochissimo, 171 euro, ottenendo 7.664 voti per una media di 22,31 euro di spesa ogni 1.000 voti raccolti. Il peggiore risultato registrato in questa speciale classifica (0,24 euro in più di Susanna Ceccardi).

Da sottolineare, per capire meglio la "forza politica" dei diversi candidati, anche i committenti delle diverse campagne pubblicitarie, tutte ascrivibili alle tasche dei candidati stessi tranne che per Susanna Ceccardi, "aiutata" in queste, dalle casse del suo partito, la Lega Salvini Premier.

Ci dedichiamo ora alle spese sostenute nell'ultima settimana di campagna elettorale da quattro candidati al consiglio regionale della Toscana dell'area pisana, in media più basse rispetto ai due principali candidati alla presidenza della Regione, ma comunque degne di nota.

Alessandra Nardini del Partito Democratico, la più votata con 15.185 preferenze, con 1.642 euro spesi su Facebook, ha ottenuto una media di 0,11 euro di spesa a voto raccolto.

La segue in termini di consenso Antonio Mazzeo del Partito Democratico con 12.337 preferenze raccolte. Voti conquistati con una spesa di 3.126 euro e una media di 0,25 euro investiti a voto ricevuto.

Fuori classifica i due candidati più votati del centrodestra: Elena Meini della Lega (5.660 preferenze) e Matteo Bagnoli di Fratelli d'Italia (4.186 preferenze), entrambi poco attivi su Facebook con 100 e 435 euro investite a testa, e una media di 0,02 euro e 0,10 euro d'investimento per voto ottenuto.

Nota. Ringraziamo il nostro mago dei numeri Luca Barboni per la collaborazione e la pagina satirica Cascinesi Maligni per l'idea alla base dell'articolo

 

carlo.palotti