Pontedera, il sindaco Franconi scrive a Mattarella sulla crisi di Gaza
Lettera firmata dalla Giunta: “Impossibile restare in silenzio di fronte a crimini contro l’umanità”
Una lettera indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e firmata dal sindaco Matteo Franconi insieme a tutta la Giunta comunale, è stata inviata mercoledì 17 settembre dal Comune di Pontedera.
Nel testo si esprime indignazione per quanto sta accadendo a Gaza City, con riferimento ai bombardamenti, ai carri armati e alle migliaia di persone costrette alla fuga.
L’amministrazione richiama la tradizione cittadina di impegno per la pace e la cooperazione internazionale e sollecita il Capo dello Stato a farsi portavoce delle denunce relative alla violazione del diritto internazionale e umanitario.
Ha scritto il Comune di Pontedera.
Una lettera firmata dal sindaco di Pontedera, Matteo Franconi e condivisa da tutta la Giunta comunale, è stata inviata stamani al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Nella missiva si fa riferimento a quando sta accadendo a Gaza City:"E' impossibile non provare indignazione per chiunque conservi un minimo di umanità", si legge nel testo facendo riferimento ai carri armati, alle esplosioni, alle migliaia di persone in fuga.
Nella lettera a Mattarella c'è un riferimento diretto a "Pontedera, città natale del Presidente Gronchi, da sempre impegnata nella promozione della pace e della cooperazione internazionale" e al lavoro svolto dal Consiglio Comunale che "Ha approvato mozioni e ordini del giorno che chiedevano il riconoscimento dello Stato di Palestina, l’astensione dallo stipulare e sospendere qualsiasi accordo internazionale con Israele che possa sotto qualsiasi effetto diretto o indiretto supportare la sua presenza illegale nel territorio palestinese occupato, la necessità di riconsiderare le relazioni commerciali e culturali con particolare riferimento a quelle che contribuiscono a violazioni dei diritti umani".
Da qui l'appello al Capo dello Stato a "Considerare le qualificate ed eterogenee prese di posizione che anche in questi giorni si stanno mobilitando, denunciando la violazione delle principali norme del diritto internazionale e del diritto umanitario che il nostro Paese non solo ha sottoscritto ma ha partecipato a elaborare".
"Ci appelliamo - conclude la lettera di Franconi - pertanto alla più alta e qualificata carica dello Stato affinché possa fare quanto in suo potere per evitare che la Storia ci ricordi come un Paese rimasto silente di fronte a un genocidio e indifferente al perpetrarsi di crimini contro l’umanità".