Presunti maltrattamenti alla Stella Maris, in settimana la sentenza
Pisa, martedì 4 novembre 2025 – attesa la sentenza nel processo sui maltrattamenti alla Stella Maris, nuovo presidio pubblico di solidarietà con le vittime di fronte al Tribunale di Pisa
Qui il comunicato stampa dei genitori di Mattia
Martedì 4 novembre 2025, a partire dalle ore 9.30, presso il Tribunale di Pisa, si svolgerà l’udienza conclusiva del processo per maltrattamenti ai danni di persone disabili avvenuti all’interno della struttura di Montalto di Fauglia (Pisa), gestita dalla Fondazione Stella Maris.
Dopo il diritto di replica, concesso al Pubblico Ministero Fabio Pelosi, è attesa la lettura della sentenza di primo grado da parte della giudice Susanna Messina nei confronti dei quindici imputati (tra i quali le due dottoresse a capo della struttura).
Il procedimento, definito anche come “il più grande processo per maltrattamenti ai disabili in Italia”, trae origine dalle indagini dei Carabinieri che (dopo la denuncia da parte della famiglia di un ospite tornato a casa pieno di lividi) nell’estate del 2016, installarono telecamere di sorveglianza nel refettorio della struttura. Le registrazioni, effettuate nell’arco di circa quattro mesi, documentarono 284 episodi di percosse, umiliazioni e vessazioni nei confronti dei ragazzi, tutti soggetti con disabilità e bisognosi di assistenza.
Nello scorso dibattimento gli avvocati della difesa hanno sostenuto che i comportamenti ripresi non vadano configurati come reati di maltrattamento ma come un “eccesso di mezzi di correzione”. Se questa interpretazione fosse accettata dal magistrato tali reati sarebbe già prescritti e i ragazzi maltrattati e le loro famiglie non avrebbero giustizia. Di diverso avviso il Pubblico Ministero, che nella requisitoria finale ha evidenziato l’abitualità e la sistematicità delle condotte violente, il clima di paura e omertà all’interno della struttura, e ha richiesto pene fino a cinque anni di reclusione per gli imputati.
Le immagini riprese dalle telecamere, però, parlano chiaro tanto da essere , definite come “violenze inaudite su soggetti indifesi” ed hanno avuto un forte impatto anche sull’opinione pubblica, portando a un ampio dibattito sul tema della tutela delle persone fragili e sulla responsabilità delle strutture di cura.
Il caso è stato oggetto di un’inchiesta giornalistica di RaiNews24, “Spotlight – Storia di Mattia” (2023), disponibile su RaiPlay, che ha contribuito a riportare l’attenzione nazionale sul processo.
In concomitanza con l’udienza, alle ore 10.30, si terrà un presidio pubblico di solidarietà alle vittime davanti al Tribunale di Pisa, in Piazza della Repubblica, promosso da associazioni e collettivi impegnati nella difesa dei diritti delle persone con disabilità.
Sondra Cerrai e Andrea Giordani genitori di Mattia