Pro Piacenza-Pisa, il borsino

Sport
Martedì, 21 Novembre 2017

di Ivan Cioni

Il Pisa espugna finalmente il Garilli, creando i presupposti per il miglior approccio possibile alla marcia di avvicinamento alla sfida con il Livorno, che al netto delle questioni “entro non entro” è e resta l’appuntamento più atteso della stagione, vuoi per il campanile, vuoi per la situazione di classifica che impone ai nerazzurri di cercare la vittoria che accorcerebbe le distanze con la vetta.

COSA FUNZIONA. A Piacenza si è visto un Pisa cinico come deve esserlo una grande squadra. Al cospetto di un avversario che aveva fatto della rinuncia al gioco, basandosi solo ed esclusivamente sulle ripartenze, la squadra è stata brava a costruirsi l’episodio che ha svoltato il corso della partita. Al netto di 15’ minuti di intervallo, il Pisa ha colpito due volte nello spazio di pochissimi minuti mandando al tappeto l’avversario. Senza star tanto a fare troppo gli schizzinosi le partite si vincono anche così: soffrendo, ma tenendo in mano l’inerzia della partita in attesa dell’episodio che possa cambiarla in positivo.
Nello specifico dei singoli giocatori confortano le prestazioni Di Quinzio e Gucher, giocatori che nell’ultimo periodo avevano avuto qualche problema, forse più di inserimento nell’assetto tattico che di qualità individuale e anche di Izzillo, scomparso dai radar dopo le prime giornate di campionato ed entrato a partita in corso con il giusto piglio e la giusta determinazione. Il campionato è lungo e c’è bisogno di tutti, auguriamoci che per domenica torni disponibile anche De Vitis in modo da mettere Pazienza nella condizione di poter scegliere il migliore assetto possibile.

COSA NON FUNZIONA Qualche difficoltà di troppo nel trovare gli spazi e le verticalizzazioni nel primo tempo. E’ vero che la Pro Piacenza giocava tutta al di sotto della propria trequarti campo, ma la palla girava con eccessiva lentezza, così come lenti erano i movimenti senza palla. Birindelli è parso in difficoltà sulla corsia di destra, mentre Mannini non ha ancora la brillantezza che siamo abituati a vedere dal capitano.

DA RIVEDERE Pazienza è tronato alla difesa a quattro che il Pisa non metteva in mostra dalla sfida contro l’Alessandria. La squadra è parsa più equilibrata e gli uomini più a loro agio in un modulo che risponde meglio alle caratteristiche dei singoli. Potrebbe essere questa la chiave di volta della stagione del Pisa? Soltanto il tempo ce lo dirà. Intanto, per affrontare una squadra come il Livorno, che fa del gioco sulle fasce una peculiarità principale, potrebbe essere un arma importante. Il tabù Arena va sfatato al più presto. A fronte di 10 punti e 8 reti segnate in quattro partite lontano da Pisa, si registrano tre punti nelle ultime 3 partite casalinghe con appena tre reti segnate, il bilancio in casa è non all’altezza della seconda della classe. Urge cambiare passo fra le mura amiche.

redazione.cascinanotizie