Psycho calcio, la realtà vola ben oltre la fantasia

Sport
PISA e Provincia
Mercoledì, 24 Ottobre 2018

di Daniele Palla

Come è possibile riuscire ancora a seguire questo calcio?

Come si fa a seguire un campionato del quale non si sa nemmeno la composizione o il numero di partecipanti definitivo?

Come si fa a seguire un campionato che a quasi 2 mesi dal suo avvio non ha ancora chiarito quante promozioni ci saranno, né le regole per determinarle?

Come fa una società a pianificare una campagna acquisti o una campagna abbonamenti, non sapendo né quante partite giocherà né il livello delle avversarie che dovrà affrontare?

Come fa una società a preparare adeguatamente una partita a livello logistico ma soprattutto atletico e psicologico in queste condizioni?

Come ci si può appassionare ad un campionato dove ci sono varie squadre che hanno letteralmente ZERO tifosi, essendo delle “creature” studiate a tavolino che col territorio non hanno niente a che fare?

Come si fa a non sapere cosa rispondere a qualcuno che ti chiede “allora? Come siete in classifica?” visto che praticamente ogni squadra ha giocato un numero di partite diverso dalle altre?

Come si può permettere ad una società di rendere “zoppa” una competizione consentendole di non scendere in campo a proprio piacimento, senza incorrere in alcuna sanzione?

Come fa un tifoso a non sapere nemmeno se comprare o meno un biglietto, senza alcuna certezza se la partita alla quale vuole assistere verrà disputata o meno?

Come si può riuscire a seguire la propria squadra come si vorrebbe con le partite fissate ad orari improbabili e dirette TV con qualità da serie B polacca?

Come può essere regolare un campionato nel quale c’è già una società che dopo nemmeno 10 giornate ha già cominciato a “giocare alla meno” stante il mancato pagamento degli stipendi?

Come si fa a gioire per una vittoria, sapendo che per cause che con il rettangolo verde non hanno niente a che fare magari quei 3 punti ti verranno comunque tolti mesi dopo a causa di qualche fallimento “in corsa”?

Come è possibile che uno dei principali responsabili del disastro totale in cui versa la terza serie sia stato appena promosso alla massima poltrona del calcio italiano?

Per quanto la nostra passione, il residuo dei nostri sogni di bambino legati al calcio e l’attaccamento viscerale a questa maglia e alla nostra città saranno ancora sufficienti ad accettare di sorbirsi questa follia?

massimo.corsini