Rapporto Val di Cecina 2025: l'area interna che resiste e innova tra biologico e geotermia

Economia
VOLTERRA - VALDICECINA
Giovedì, 23 Ottobre 2025

È stato presentato, presso lo storico Palazzo dei Priori di Volterra, il Rapporto Val di Cecina 2025, realizzato dall'Istituto di Studi e Ricerche (ISR) per la Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest

 

L'evento, patrocinato dal Comune di Volterra, ha fornito una fotografia aggiornata delle dinamiche economico-sociali di un'area che si distingue per specializzazione e vitalità.

Dall’analisi emerge un quadro di resilienza imprenditoriale, con 3.366 imprese registrate a fine 2024 e un tasso di imprenditorialità di 114 imprese ogni 1.000 residenti, superiore sia alla media provinciale che a quella delle altre aree interne.

La Val di Cecina presenta una struttura economica duale: da un lato, poli ad alta industrializzazione come quello geotermico, che produce ogni anno circa 6 miliardi di kWh, pari a oltre il 30% del fabbisogno energetico regionale. L’attrattività del comparto si riflette anche nel turismo, con una filiera geotermica che conta quasi 60 mila visite annue tra percorsi e musei dedicati (dato 2023). Dall’altro lato, il territorio si distingue per la forte vocazione agricola, con la più alta incidenza di coltivazioni biologiche tra le aree interne della Toscana Nord-Ovest (59% della superficie coltivata) e un’elevata multifunzionalità, testimoniata dal 65% delle aziende agricole che diversifica l’attività con servizi agrituristici.

Nonostante questa forte vocazione agricola, il Rapporto evidenzia la criticità dei danni alle colture causati dalla fauna selvatica, un costo ricorrente che minaccia la sostenibilità economica delle aziende. L’80% dei danni indennizzati nei due Ambiti Territoriali di Caccia è riconducibile al cinghiale, con 65.000 euro di spesa per indennizzi nel 2024, a cui si aggiungono costi per interventi ambientali e colture a perdere finalizzati a proteggere le produzioni agricole. La gestione faunistica risulta inoltre complicata dall’invecchiamento dei cacciatori iscritti, la cui età media supera i 63 anni.

«Il Rapporto Val di Cecina – dichiara nella sua introduzione Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – è la conferma del nostro impegno costante a fornire dati solidi a chi amministra. La Val di Cecina è un laboratorio di sviluppo sostenibile: la sua specializzazione, dall’industrializzazione fino all'eccellenza agricola nel biologico, mostra una comunità che resiste con successo. Per questo, abbiamo voluto fortemente che la Tavola Rotonda andasse oltre i confini strettamente economici, coinvolgendo l'intero spettro di identità del territorio. Lo sviluppo sostenibile in un'area interna si costruisce solo se si mette a sistema il 100% delle risorse, non solo quelle produttive, ma anche quelle culturali, garantendo un futuro integrato e duraturo.»

«Lo studio – sottolinea Sergio Chericoni, Presidente dell’Istituto di Studi e Ricerche, introducendo i lavori – ci invita a un approccio di lettura integrato. Se l'età media degli imprenditori individuali è di 56 anni, evidenziando uno scarso ricambio, il saldo imprenditoriale giovanile è comunque vivace, con il 7,8% delle imprese guidate da under 35, un valore superiore alla media provinciale. I numeri confermano però anche le fragilità, come il forte modello di pendolarismo per lavoro ma anche il grande afflusso di turisti che sottolinea l'urgenza di investimenti in infrastrutture che migliorino la connettività. Questi dati sono la base oggettiva su cui costruire le strategie future.»

Altro settore trainante è il turismo, che conferma la Val di Cecina come polo d'eccellenza: le presenze turistiche hanno raggiunto quota 884 mila nel 2024, segnando una crescita del +23% rispetto al periodo pre-pandemico (2019). Questa crescita si riflette in modo diretto sul mercato immobiliare che mantiene quotazioni mediamente elevate. I prezzi degli immobili restano infatti circa il 50% sopra la media delle altre aree interne (circa 1.800 euro/mq). Questo, unito all’aumento dei canoni di affitto, rischia di creare problemi sul mercato abitativo per i residenti.

Il Rapporto evidenzia come la popolazione straniera (2.945 residenti a fine 2024) sia fondamentale per la tenuta demografica e per l'imprenditoria locale. A fine 2024, la Val di Cecina beneficia di un saldo migratorio estero positivo. Oltre alle comunità storicamente più numerose (Albania, Romania, Marocco), l'area sta attirando un flusso significativo di persone provenienti dai Paesi ad alto reddito (447 residenti). Questa componente contribuisce ad arricchire il tessuto economico, con l'imprenditoria straniera che è cresciuta del 15% dal 2019 al 2024, con un terzo delle aziende concentrate nel settore agricolo.
L’incontro è stato aperto dal saluto del Sindaco di Volterra, Giacomo Santi e dal Presidente della Camera di Commercio, Valter Tamburini ed è proseguito con l’intervento introduttivo di Sergio Chericoni, Presidente dell’Istituto di Studi e Ricerche e dalla presentazione di Alberto Susini, coordinatore dell’Istituto. I lavori della Tavola Rotonda “Val di Cecina: coltivare l’eccellenza. L’integrazione tra agricoltura, turismo e identità culturale”, moderati dalla giornalista Valeria Tognotti, hanno visto la partecipazione di Stefano Berti, Direttore del Distretto Rurale e Biologico della Val di Cecina, Claudia Del Duca, dell’Associazione nazionale Donne del vino, Marco Pacini, imprenditore agricolo, Marco Pasquinucci, Direttore Artistico del Festival delle Colline Geotermiche, e Antonella Stillitano, Vicepresidente del Consorzio Turistico Volterra Valdicecina. L’evento si è concluso con un buffet a base di prodotti tipici della Val di Cecina.

La Val di Cecina si presenta come un territorio che, pur dovendo fare i conti con le sfide tipiche delle aree interne italiane, dimostra una capacità di tenuta superiore alla media. Con i suoi 29.435 residenti a fine 2024, l'area ha perso circa 800 abitanti rispetto al 2019, ma la tendenza demografica sembra essersi stabilizzata, registrando una flessione quasi impercettibile nell'ultimo anno (-0,1%). Un dato significativo che suggerisce come il territorio stia trovando un suo equilibrio, nonostante l'indice di vecchiaia rimanga molto elevato con 310 ultra 64enni ogni 100 giovani under 15.
Il ruolo decisivo degli stranieri
Un elemento fondamentale per comprendere le dinamiche territoriali è il contributo della popolazione straniera, che con oltre 3.000 residenti rappresenta il 10% del totale, in progressiva crescita grazie a un saldo migratorio con l'estero fortemente positivo. Gli stranieri non sono solo una componente demografica rilevante, ma rappresentano anche una forza economica vitale: gestiscono 318 imprese (in crescita del 15% dal 2019) e forniscono 701 lavoratori dipendenti, pari al 13,4% degli occupati totali. Particolarmente significativo è il loro ruolo nel ringiovanimento della popolazione: la fascia giovanile 15-29 anni è cresciuta del 10% negli ultimi cinque anni proprio grazie all'apporto straniero, mentre quella italiana è rimasta stabile.
Un'economia fondata su agricoltura, turismo e geotermia
Il tessuto produttivo della Val di Cecina si caratterizza per una marcata specializzazione agricola: oltre un terzo delle 3.366 imprese opera nel settore primario, con un'incidenza molto superiore rispetto alla media delle aree interne della Toscana Nord-Ovest. Ma quello che rende l'agricoltura locale particolarmente interessante è la sua vocazione alla sostenibilità e alla qualità: il 59% della superficie agricola è coltivata a biologico (20.000 ettari), un dato molto elevato se confrontato con altre aree interne come la Lunigiana (21%) e la Garfagnana (12%). 
Il territorio mostra infatti una forte attenzione ambientale, con 546 aziende biologiche (+45% dal 2019), il 60% di raccolta differenziata (+8 punti) e una produzione di rifiuti pro-capite in calo del 12% (559 kg/anno). L'agricoltura è multifunzionale: il 65% delle 399 aziende (al Censimento 2020) diversifica l’attività offrendo agriturismo, il 12% contoterzismo, il 9% trasformazione prodotti, il 6% energia rinnovabile.
Questa agricoltura di qualità ha trovato nel turismo rurale il suo naturale complemento. La Val di Cecina ospita 269 agriturismi, il 51% del totale provinciale, con oltre 4.500 posti letto. Nel 2024 il territorio ha registrato un totale di 884.000 presenze turistiche (al netto delle locazioni), in crescita del 7,7% rispetto all'anno precedente e del 23% rispetto al periodo pre-pandemico. Volterra, Montescudaio e Riparbella sono i principali poli di attrazione, beneficiando dello straordinario patrimonio culturale presente nell’Area, che include 15 musei visitati da 350.000 persone all'anno.
Il territorio presenta anche poli ad alta industrializzazione, come l'estrazione del sale e, soprattutto, la Geotermia. La geotermia produce 6 miliardi di kWh annui, coprendo una quota rilevante del fabbisogno energetico regionale. Questa realtà duale è rafforzata da una filiera turistica geotermica che ha registrato, nel 2023, oltre 60 mila visite annue alle sue aree museali e percorsi tematici.
Danneggiamento da fauna selvatica e invecchiamento venatorio
Nonostante la vocazione agricola di qualità, il settore è minacciato dal costante problema dei danni da fauna selvatica. Circa l'80% del danno indennizzato negli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) è attribuibile al cinghiale, con una spesa di 65.000 € per gli indennizzi nel 2024 nell'ATC 14 (Pisa Ovest, Val di Cecina). La pressione è destinata ad aumentare anche a causa dell'invecchiamento dei cacciatori iscritti, la cui età media negli ATC 14 e 15 supera i 63 anni, rendendo più difficile la gestione faunistica.
Un tessuto imprenditoriale maturo ma resiliente
Con 114 imprese ogni 1.000 residenti, la Val di Cecina vanta un tasso di imprenditorialità molto elevato, superiore sia alla media provinciale che a quella delle aree interne. Nel 2024 il saldo imprenditoriale è risultato in pareggio, ma tra il 2019 e il 2024 l'area ha perso il 3,4% delle imprese, una contrazione comunque inferiore rispetto alla provincia (-6,1%) e alla media delle aree interne della Toscana Nord-Ovest (-6,2%).
Il lato critico riguarda l'età media degli imprenditori, che si attesta sui 56 anni, segnalando uno scarso ricambio generazionale. Solo l'8% delle imprese è guidato da giovani under 35, pari ad appena 264 attività. Tuttavia, il saldo tra nuove imprese giovanili e cessazioni rimane positivo, indicando che, pur con difficoltà, l'imprenditorialità giovanile mantiene una sua vitalità.
Un mercato immobiliare dinamico, tra residenza e turismo
Il mercato immobiliare della Val di Cecina racconta una storia di forte attrattività del territorio. Pur con un calo del 4% delle compravendite residenziali nel 2024, il confronto con il 2019 rivela una crescita complessiva del 47%. I prezzi medi si attestano intorno ai 1.800 euro al metro quadro, circa il 40% superiori alla media delle aree interne, segnale di una domanda sostenuta nonostante il calo demografico.
Particolarmente interessante è la dinamica degli affitti, cresciuti del 9% nell'ultimo anno fino a 8,4 euro in media al metro quadro. Questo incremento è in larga parte spiegato dalla pressione del turismo breve, che sta trasformando parte del patrimonio residenziale in locazioni turistiche, soprattutto a Volterra dove i canoni hanno raggiunto picchi di 10 euro al metro quadro prima di stabilizzarsi.
Servizi e qualità della vita
La Val di Cecina mantiene una dotazione di servizi superiore alla media delle aree interne della Toscana Nord-Ovest. Il sistema scolastico conta 29 plessi con 2.800 iscritti e una media di 15 alunni per classe, garantendo una buona prossimità educativa, anche se si registra una certa mobilità verso l'esterno, soprattutto per le scuole superiori.
Sul fronte sanitario, i 62 posti letto per pazienti acuti sono pochi, ma la vicinanza agli ospedali di Pontedera e Cecina compensa parzialmente questa limitazione.
Il territorio è ben presidiato anche dal Terzo Settore, con 144 enti iscritti al Registro Nazionale (49 ogni 10.000 abitanti), che rappresentano un'infrastruttura sociale fondamentale per compensare i limiti dell'offerta pubblica. Il sistema bancario copre tutti i comuni dell’Area con 20 sportelli (6,8 ogni 10.000 abitanti), cui si aggiungono quelli postali per garantire un'adeguata copertura dei servizi finanziari.
Redditi e tenore di vita
Il reddito medio imponibile dei residenti si attesta sui 22.000 euro nel 2023, in crescita del 15% rispetto al 2019. Si tratta di un livello superiore a quello di altre aree interne come Garfagnana e Lunigiana, ma inferiore alla media provinciale di 25.000 euro. Un dato che caratterizza fortemente il territorio è l'elevata incidenza dei redditi da pensione, che rappresentano il 40% del totale contro il 32% provinciale, riflesso dell'invecchiamento demografico ma anche della presenza di pensionati con una discreta capacità di spesa.
Prospettive e sfide
La Val di Cecina emerge dal rapporto come un'area che ha saputo costruire un modello di sviluppo basato sulla qualità: agricoltura biologica, turismo culturale e rurale, piccola imprenditoria diffusa. Il territorio tiene meglio di altre aree interne grazie a questa specializzazione virtuosa e al contributo fondamentale della componente straniera, che porta giovani, imprenditorialità e dinamismo.
Le sfide principali riguardano il ricambio generazionale sia demografico che imprenditoriale, con un tessuto produttivo molto maturo che fatica ad attrarre e trattenere i giovani. La trasformazione del patrimonio residenziale in affitti turistici, se da un lato testimonia l'attrattività dell'area, dall'altro rischia di creare tensioni sul mercato abitativo per i residenti.
Nel complesso, tuttavia, la Val di Cecina dimostra che le aree interne possono trovare percorsi di sviluppo sostenibile puntando su qualità, identità territoriale e capacità di integrazione, rappresentando un caso interessante di resilienza economica e sociale.
 

redazione.cascinanotizie