Rimpatri. A Pisa, in un mese, otto persone socialmente pericolose accompagnate ai Cpr
Provvedimenti scattati nei confronti di stranieri irregolari coinvolti in reati contro la persona, il patrimonio e legati allo spaccio
Sono otto gli accompagnamenti ai Centri di Permanenza per il Rimpatrio eseguiti dalla Polizia a Pisa tra il primo novembre e il 10 dicembre. Le attività, condotte dall’Ufficio Immigrazione della Questura, hanno riguardato cittadini extracomunitari irregolari sul territorio nazionale, ritenuti socialmente pericolosi in relazione a precedenti penali e di polizia per reati di particolare allarme sociale.
I provvedimenti hanno interessato soggetti coinvolti, a vario titolo, in reati contro la persona e il patrimonio, tra cui rapine, furti aggravati, violenze sessuali, maltrattamenti in ambito familiare e danneggiamenti, oltre a episodi di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. In più casi si tratta di persone con precedenti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti o alla ricettazione, nonché di soggetti che avevano violato ordini di allontanamento dal territorio nazionale o che erano già destinatari di espulsioni giudiziarie.
Tra gli accompagnati figurano anche cittadini che avevano recentemente terminato di scontare pene detentive per reati gravi o che erano stati deferiti all’autorità giudiziaria per fatti di particolare rilevanza, come tentato omicidio. In un caso, il provvedimento è stato adottato nei confronti di un soggetto la cui istanza di protezione internazionale era stata rigettata.
Gli accompagnamenti sono stati eseguiti presso i Centri di Permanenza per il Rimpatrio di Roma Ponte Galeria e Potenza Palazzo San Gervasio, con il supporto, in alcune circostanze, dell’Arma dei Carabinieri.
Foto d'archivio


