Risorge l'antico Teatro di Vicopisano

Cultura
Vicopisano
Giovedì, 10 Marzo 2016

Un teatro inteso come servizio, uno spazio attraversato da molteplici esperienze interne ed esterne, è ciò che diventerà il Teatro di Via Verdi di Vicopisano, ristrutturato e riportato alla luce dopo anni in disuso grazie ad un’intensa e coraggiosa azione di recupero e di investimento da parte del Comune. Un progetto di questo tipo sarà reso possibile dalla neonata collaborazione tra l’amministrazione comunale e l’associazione “The Thing” , vincitrice del bando per la nuova gestione dello spazio. Una proposta culturale insomma, quella presentata dai giovani rappresentanti e dai loro soci oggi, alla conferenza stampa, alla quale erano presenti anche il vicesindaco Matteo Ferrucci, l’assessore alla cultura Catia Cavallini e la responsabile dell’Ufficio Cultura Simona Morani, tenutasi proprio all’interno del teatro  tirato a lucido e pronto ad accogliere i numerosi eventi già in programmazione, come lo spettacolo “le cognate”, commedia contemporanea scritta dal canadese Michel Tremblay, con la regia dell’attrice Paola Maccario, che inaugurerà l’inizio delle iniziative firmate “The Thing”.

Non torri d’avorio, ma ragnatele” ha spiegato Andrea Vescio, uno dei tre rappresentanti presenti alla conferenza, riferendosi allo stile completamente moderno e rivoluzionario con cui l’associazione vuole portare avanti il loro progetto. I ragazzi hanno manifestato ampiamente l’intenzione di non voler apparire come una “navicella aliena giunta dallo spazio” , bensì vogliono entrare ancora di più all’interno del territorio, farne parte, coinvolgere altre associazioni ed enti già presenti da tempo, come il circolo Ortaccio, o gli stessi monti che circondano Vicopisano, appoggiando molteplici attività che spaziano dalla rappresentazione di opere teatrali classiche marchiate Shakespeare a progetti a carattere laboratoriale pomeridiani di lingua, senza contare eventuali spettacoli al territorio con le potenzialità di diventare attività abitudinarie del weekend. Sottolinea la medesima volontà anche l’intenzione di non mantenere un prezzo fisso per tutto il primo periodo, ma di affidarsi a modiche cifre se non, addirittura, a libera offerta, ulteriore aspetto che sottolinea l’intenzione divulgativa e di “formazione del pubblico” al teatro non più come spazio promotore di una sorta di cultura alta, ma come ambiente familiare e vissuto in grado di attrarre i cittadini, i turisti e i ragazzi come massima priorità.

Che ruolo avrà la musica? Essa sarà un po’ come un cavallo di battaglia, capace di intersecare la sua concezione tradizionale con una del tutto nuova: la composizione elettronica intesa come moderna musica classica, che riesce a donare uno sguardo che interseca parole e video, spesso accompagnata da letture di testi classici. Si potrebbe quindi dire che si tratta di una spinta propulsiva al futuro che però tiene ancora per mano il passato, un passato rinato a cui è stata restituita ancora una volta l’antica magnificenza del 1300, anno a cui risale la fondazione dell’edificio.

In questi tempi la riapertura di un teatro è da considerarsi un po’ come una “mosca bianca”, come conferma anche Gabriele De Luca, uno dei tre soci, con il muto consenso dei colleghi Salvatore Bacciu e Andrea Vescio, i quali, forse con un po’ di giustificato rammarico, confermano che l’arte della rappresentazione teatrale è ancora poco appoggiata. Di certo questo sostegno, invece, non lo ha negato l’amministrazione comunale di Vicopisano, la quale in questa iniziativa ha investito molto tempo e risorse, raggiungendo così un grande risultato con fiorenti prospettive che mirano a una ripresa dell’interesse pubblico per le varie attività e soprattutto a una riscoperta di questa pratica invecchiata dal tempo ma ancora ben presente e viva sotto la superficie, se affidata alle mani di persone motivate, aperte alle novità ma anche alle profonde radici tradizionali, come hanno dimostrato di saper fare questi ragazzi e chi, come lo stesso Comune, ha riposto in loro piena fiducia.

Articolo di Isotta Tonarelli

massimo.corsini