Rocca della Verruca. Riqualificazione rallentata da sabotaggi e vandalismi
Il proprietario del monumento torna a parlare: "L’ultima concreta opportunità per salvaguardare un bene monumentale di straordinario valore storico, artistico e paesaggistico"
Nicola Gualerci, da meno di un anno, è il nuovo proprietario dei 2/3 della Verruca (quella ricadente nel territorio di Vicopisano).
L'acquisto in una trattativa con Olea (leggi QUI), avrebbe dovuto creare le condizioni per l'inizio degli interventi di recupero della Rocca.
Lavori molto onerosi, resi obbligatori dalle normative sulla sicurezza e che Gualerci aveva anche avviato, chiudendo l'accesso al monumento.
Il cantiere, però, fin da subito, è stato rallentato o fermato del tutto da diversi vandalismi e sabotaggi.
LEGGI ANCHE
► Vietato l’accesso non autorizzato alla Verruca. “I trasgressori saranno denunciati”
► La disfida della Verruca: Nicola Gualerci contro il Comune di Vicopisano
► Verruca chiusa al pubblico. Quale futuro per l’Occhio dei Pisani?
Ha scritto Nicola Gualerci.
Il vero “amore” per la Rocca della Verruca di Vicopisano (PI)
L’attuale intervento di studio, messa in sicurezza e recupero della Rocca della Verruca, situata nel Comune di Vicopisano (PI), rappresenta con ogni probabilità l’ultima concreta opportunità per salvaguardare un bene monumentale di straordinario valore storico, artistico e paesaggistico, da troppo tempo versante in un grave stato di abbandono.
Fino ad oggi, nessun intervento strutturale e risolutivo era stato intrapreso per garantirne la conservazione effettiva. L’attuale proprietario, che ha assunto la responsabilità della tutela e valorizzazione del sito, si trova oggi ad operare in un contesto estremamente complesso, caratterizzato da danneggiamenti materiali, abusi sistematici, atti vandalici ripetuti, nonché da un clima ostile, alimentato da attacchi personali e pubbliche diffamazioni.
Alcuni soggetti, autoproclamatisi “difensori della libertà”, continuano a disattendere consapevolmente i vincoli normativi in materia di sicurezza, tutela ambientale e conservazione dei beni culturali, rivendicando un presunto “diritto” ad accedere liberamente alla Rocca, rimuovendo o danneggiando sistematicamente la segnaletica di pericolo e le recinzioni installate a tutela dell’incolumità pubblica e dell’integrità del bene.
Uno slogan provocatorio e una realtà ben diversa
Nel mese di Maggio 2025 sono stati affissi, in varie aree del Comune di Vicopisano (PI), volantini non autorizzati recanti lo slogan: “Sai cosa succede in Verruca?” – un messaggio volutamente ambiguo, dal tono provocatorio, che richiama retoriche propagandistiche del secolo scorso. A fronte di tale iniziativa, la proprietà ha ritenuto necessario divulgare un video informativo ufficiale per illustrare in modo trasparente e documentato quanto sta realmente avvenendo nel sito.
Una fruizione “libera” che danneggia il bene
L’obiettivo reale di alcune frange organizzate appare quello di poter disporre della Rocca in maniera permanente e incontrollata, anche al costo di tollerare – se non addirittura favorire – atti vandalici e pratiche abusive, nel tentativo di ostacolare ogni legittima azione di tutela e valorizzazione.
Escursioni, visite guidate e iniziative collettive vengono talvolta promosse attraverso canali informali e non ufficiali, in totale assenza di autorizzazioni, configurando violazioni delle normative vigenti. Tali attività costituiscono veri e propri illeciti, oltre a rappresentare un grave rischio per la sicurezza dei partecipanti, trattandosi di un’area impervia, priva di servizi, non accessibile né aperta al pubblico.
È legittimo domandarsi come reagirebbero questi stessi soggetti qualora terzi sconosciuti si introducessero senza autorizzazione nelle loro proprietà private, bivaccando, accendendo fuochi, lasciando rifiuti o danneggiando strutture.
Una minaccia silenziosa: gli scavi clandestini
Tra i fenomeni più gravi registrati nell’ultimo mese si segnala la presenza di scavi non autorizzati all’interno del perimetro murario e nelle aree limitrofe, presumibilmente finalizzati all’asportazione di quarzi o altri materiali lapidei.
Tali azioni, oltre a costituire reati perseguibili penalmente, rappresentano un attacco diretto all’integrità geologica, paesaggistica e culturale dell’area, aggravando il processo di deterioramento del sito e mettendo a repentaglio la sicurezza pubblica.
Non un’opinione, ma una questione di legalità
La salvaguardia della Rocca della Verruca di Vicopisano (PI), in quanto bene sottoposto a vincolo, impone obblighi precisi alla proprietà e allo stesso tempo, richiede un’attenta vigilanza da parte delle autorità preposte, in particolare in presenza di accessi non autorizzati, raduni abusivi o situazioni suscettibili di generare criticità sotto il profilo dell’ordine pubblico.
Si ribadisce in maniera chiara e definitiva che la Rocca della Verruca di Vicopisano (PI), allo stato attuale, non è e non sarà accessibile al pubblico in alcuna forma. Qualsiasi richiesta o ipotesi di fruizione che non sia direttamente connessa agli interventi autorizzati di studio, restauro e messa in sicurezza è da considerarsi esclusa e non negoziabile.
Un appello alla responsabilità collettiva
La proprietà procederà senza esitazione a segnalare e denunciare alle autorità competenti ogni comportamento illecito, da parte di soggetti privati, collettivi o associativi, che comporti accesso abusivo, danneggiamento, attività escursionistiche non autorizzate, scavi illegali o qualunque azione pregiudizievole per l’area.
Si richiama dunque la cittadinanza al rigoroso rispetto delle norme in materia di proprietà privata, tutela del patrimonio culturale, sicurezza e decoro del territorio.
La tutela della Rocca della Verruca di Vicopisano (PI) costituisce un interesse pubblico e culturale primario, che prevale su ogni pretesa individuale e su qualsiasi iniziativa autonoma che, al di fuori di un contesto autorizzato e regolato, contribuisce ad accelerare il degrado irreversibile di un bene storico di inestimabile valore.