A Scuola di legalità con i Carabinieri
I ragazzi delle scuole medie di Calcinaia e Castelfranco hanno incontrato i Carabinieri nella riserva naturale di Montefalcone
Continuano gli incontri dei Carabinieri della Compagnia di San Miniato con gli studenti delle Scuole della circoscrizione del Comando, nell’ambito della campagna di diffusione della cultura della legalità, per la quale l’Arma dei Carabinieri si avvale del pluralismo di Organizzazioni che la compongono e valorizzano, tra le quali la più preziosa, per quanto attiene il patrimonio ambientale da lasciare alle future generazioni, quella per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare.
Il Reparto Carabinieri Biodiversità di Lucca, Ente gestore della Riserva Naturale Statale Montefalcone, nel Comune di Castelfranco di Sotto, ha infatti - già da tempo - aperto le porte della propria struttura alle Scuole e ai progetti di educazione alla legalità ambientale.
Nei giorni 17 e 22 maggio scorsi, la Riserva ha ospitato gli Alunni delle Scuole Medie “Nelson Mandela” della frazione di Staffoli nel Comune di Santa Croce sull’Arno e “Martin Luter King” di Calcinaia. L’incontro ha interessato complessivamente trentanove studenti delle classi 1^ media, accompagnati dai rispettivi docenti. Durante la visita alla Riserva Naturale, il personale del Reparto Carabinieri Biodiversità di Lucca - unitamente al Comandante della Stazione di Castelfranco di Sotto, competente per territorio - hanno approfondito il concetto di “legalità”, inteso come il rispetto delle regole basilari del vivere civile e dell’ambiente e delle Leggi che li regolano, al fine di contribuire all’educazione dei giovani di oggi, affinché diventino degli adulti coscienziosi ed onesti, impegnati in prima persona anche nella difesa dell’ambiente e del territorio e futuri fautori della protezione del grande ed importante patrimonio ambientale presente nel nostro Paese.
Nel corso dell’incontro, sono state affrontate inoltre tematiche “naturalistiche” quali l’adozione di buone pratiche sostenibili a tutela dell’ambiente e degli animali che lo popolano, il possesso di determinate specie “rare” e le loro peculiarità, gli effetti che scaturiscono dalla violazione della normativa di settore, nonché tematiche “sociali” legate ai fenomeni del bullismo, del cyberbullismo e dei pericoli connessi con l’uso “sbagliato” o non consapevole di internet e smartphone.
Nello specifico, è stato spiegato ai giovani interlocutori come avvicinarsi - e usare in modo oculato - le varie piattaforme, affinché possano essere solo un modo “sano” di socializzare e conoscere il mondo e non un “pericolo”. Durante la visita, gli studenti hanno potuto, inoltre, conoscere particolarità naturalistiche della Riserva, come i boschi di Rovere, le ontanete, i laghetti con le ninfee e lanciarsi alla ricerca delle tracce degli animali selvatici presenti all’interno della Riserva avendo la possibilità di conoscere da vicino alcuni degli animali “ospitati” dal Centro Territoriale di Accoglienza Animali Confiscati e Sequestrati - che conta più di 90 uccelli tra rapaci diurni, notturni e pappagalli, provenienti da illeciti riguardanti la legislazione CITES (Convenzione Internazionale sul Commercio delle Specie Minacciate) o da sequestri a seguito di maltrattamenti.
I giovani visitatori hanno lasciato la Riserva con un bagaglio di emozioni, conoscenze ed esperienze che rimarranno impresse nei loro “ricordi” e sulle quali potranno riflettere in aula e con i familiari, felici di aver passato una giornata all’aria aperta in un mondo un po' “fantastico”, a contatto con due delle specialità dell’Arma dei Carabinieri.