Scuola: nessuno deve restare senza pasto. Critiche al nuovo sistema di pagamento comunale

Politica
PISA e Provincia
Giovedì, 28 Ottobre 2021

Diritti in Comune: "Numerose criticità segnalate dai cittadini, porteremo urgentemente il caso in commissione"

Il nuovo metodo di pagamento delle refezioni scolastiche sta creando qualche problema di troppo ai genitori.

Per questo motivo, dopo svariate segnalazioni, la lista d'opposizione Diritti in Comune ha deciso di portare il caso in commissione.


 

Scrive Diritti in Comune

In queste settimane stiamo ricevendo continue segnalazioni di protesta da parte dei genitori delle scuole pisane riguardo alla nuova modalità di pagamento della refezione scolastica adottata quest'anno dal Comune di Pisa tramite SEPI.

In base a questo sistema il pagamento del servizio avviene tramite una tessera prepagata attraverso una procedura di ricarica online oppure mediante l’addebito bimestrale del costo della mensa. Inoltre è a carico delle famiglie la segnalazione di una eventuale assenza, anche per cause non dipendenti dagli studenti.

E qui iniziano le criticità. In primo luogo la procedura della ricarica e segnalazione assenza è assai complicata e sta creando notevoli difficoltà a tante famiglie che non hanno gli strumenti informatici, ma anche linguistici necessari: basti pensare che le informazioni sono solo in italiano a differenza di quanto accade in tanti altri comuni dove sono offerte in più lingue, e questo sta creando non poche difficoltà alle famiglie con genitori stranieri.

Un altro problema è quello economico: rispetto alla vecchia modalità, dove l'addebito era mensile, in questa nuova versione è invece bimestrale. Questo genera un esborso raddoppiato, che in particolare mette in difficoltà le famiglie con più figli.

Il dato finale che sta creando non pochi imbarazzi è di non riuscire a portare a buon fine la ricarica per poter dare il pranzo al proprio bambino o bambina. Non è pensabile che si scarichino sulle famiglie, e soprattutto sui bambini, questioni gestionali del servizio.

Per noi il principio è semplice: qualsiasi sia la questione amministrativa, tecnologica, burocratica nessun bambino o bambina deve restare senza pranzo.

E’ necessario quindi che l'ente pubblico trovi soluzioni adeguate che consentano a tutti gli utenti di pagare il servizio nella maniera più accessibile e semplice possibile. Quindi sono urgenti correttivi a queste nuove modalità di pagamento a partire da alcune semplici modifiche, come tradurre le guide in altre lingue, ma soprattutto rivalutando la possibilità di ripristinare il bollettino mensile che era molto più accessibile per le famiglie.

Per questo porteremo con urgenza il caso in commissione lavorando per risolvere queste criticità.

redazione.cascinanotizie