Sfratti (+600%) e alloggi vuoti (171): a Pisa è emergenza abitativa

Politica
PISA e Provincia
Giovedì, 14 Luglio 2022

Dati allarmanti in città. Chiesto il blocco degli sfratti. Intanto Regione Toscana mette sul piatto 8 milioni di euro per gli alloggi popolari

Emergenza abitativa a Pisa, come evidenziato da Una città in comune e Rifondazione Comunista. In una nota, appoggiandosi sui dati del Ministreo dell'Interno, il gruppo consiliare di opposizione rimarca quello che già da tempo fatto noto.

A Pisa, come in tutta Italia, la crisi morde soprattutto le fasce più deboli della popolazione, intrappolate tra un potere di acquisto molto ridotto e un mercato degli affitti pressoché stabile ed agganciato ai periodi pre pendemici.

 


Scrivono Una città in comune e Rifondazione Comunista

Sfratti a Pisa: + 600%, dato drammatico. Urgente blocco degli sfratti e recupero dei 171 alloggi pubblici vuoti

+ 604,30% di richieste di esecuzione forzata, +553,85% di sfratti eseguiti con la forza pubblica. Sono questi i dati drammatici forniti dal Ministero dell’Interno su quello che sta avvenendo nella nostra città sul fronte della emergenza abitativa, una bomba sociale a cui le istituzioni a partire dal Comune fino la Governo e alla Regione non danno risposta.

A fronte di un aumento della povertà e di una riduzione dei salari e della precarizzazione del lavoro il valore degli affitti sul mercato privato rimane spropositato ed inaccessibile, mentre manca qualsiasi politica per il rilancio di un piano nazionale per l’edilizia popolare.

A Pisa sono migliaia gli alloggi privati tenuti volutamente sfitti per drogare il mercato, mentre sono centinaia gli alloggi popolari tenuti chiusi perché non si investono le risorse necessarie (15.000 euro il costo medio per appartamento) per darli a chi ne ha diritto.

Da mesi denunciamo insieme con i movimenti per il diritto all’abitare e i sindacati degli inquilini questa situazione esplosiva che i numeri del Ministero confermano.

Dopo una durissima battaglia e grazie ad una fortissima mobilitazione abbiamo fatto approvare una mozione in consiglio comunale con cui si chiedeva al Prefetto un blocco temporaneo degli sfratti, alla luce anche delle gravissime responsabilità del Comune che non propone alcuna soluzione alternativa ad eccezione dell'albergazione, per la quale si sprecano centinaia di migliaia di euro l’anno senza dare nei fatti risposte dignitose.

Da parte della Prefettura non è stata intrapresa alcuna azione, sotto la minaccia di una azione legale da parte di Confedelizia, accettando un ricatto inaccettabile della proprietà.

Così non è più possibile andare avanti. Chiediamo nuovamente alla Prefettura di dare seguito a quando chiesto dal Consiglio comunale e provvedere ad una sospensione del blocco degli sfratti. Al contempo sono necessarie delle politiche di rilancio della edilizia pubblica a partire dal recupero del patrimonio abbandonato: nella nostra città e in tutta Italia sono migliaia i metri quadrati lasciati nel degrado che potrebbero essere riqualificati per garantire il diritto all’abitare.

Occorre intervenire sul mercato privato calmierando i prezzi e tutelando realmente gli inquilini, e su questo il Comune non può più girarsi dall’altra parte ma deve subito stanziare le risorse necessarie per rendere subito utilizzabili i 171 alloggi pubblici oggi abbandonati.

 


Scrive Regione Toscana

Casa: 8 milioni ai Comuni per acquistare alloggi di edilizia residenziale pubblica

Otto milioni di euro per contrastare l’emergenza casa. Con questo intervento economico, previsto da un decreto dirigenziale approvato nei giorni scorsi, la Regione Toscana sostiene l'acquisto da parte dei Comuni di alloggi destinati ad alimentare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica (erp). Il decreto - che contiene tutti gli elementi tecnici e amministrativi relativi alle caratteristiche degli immobili, alla quantificazione del prezzo e ai criteri di valutazione delle proposte - consentirà alle amministrazioni comunali interessate di acquistare appartamenti di proprietà pubblica o privata, già pronti e disponibili, vuoti, da tempo invenduti, che potranno quindi essere utilizzati dai Comuni come edilizia residenziale pubblica: con interventi analoghi, nel 2019 e nel 2021, sono stati acquistati dai Comuni 175 alloggi.

La Regione intende così intervenire con celerità per far fronte ad una  domanda in forte crescita da parte delle fasce più deboli della  popolazione, colpite in maniera più forte dalla crisi economica, come emerge anche dai dati sulla povertà relativa ed assoluta.

“Questi 8 milioni – ha commentato il presidente della Regione Eugenio Giani, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del bando -  potranno dare una risposta significativa, attraverso l’edilizia popolare, ad una domanda in forte crescita da parte delle fasce  deboli della popolazione, colpite in maniera più forte dalla crisi economica”. 
 
L’accesso ad una abitazione a costi contenuti è spesso un fattore determinante per l’equilibrio di un nucleo familiare, come ha sottolineato l’assessora regionale al welfare Serena Spinelli: “La lunga fase di difficoltà socioeconomica che stiamo attraversando fa crescere il numero di persone in difficoltà nel sostenere i costi di un affitto e che necessitano di risposta abitativa in alloggio pubblico. Per questo è opportuno intraprendere ogni azione finalizzata a incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica dei Comuni e per favorire una disponibilità di alloggi più ampia e articolata”.

 “Con questo avviso pubblico – ha aggiunto Spinelli - mettiamo a disposizione risorse per l’acquisto di alloggi invenduti sul mercato, che abbiano tra le caratteristiche proprio quella di essere pronti e rapidamente disponibili per chi è in attesa di assegnazione. E’ un  modo concreto di affrontare il tema del diritto alla casa, che si  affianca e non sostituisce la costruzione di nuovi alloggi, che  confermiamo dopo gli analoghi bandi usciti negli scorsi anni. Anche in  questo caso, perché abbia l’esito che vogliamo, è importante il lavoro  dei comuni toscani, chiamati ad attivarsi in modo da reperire  opportunità d’acquisto sul proprio territorio”.

All’incontro con i giornalisti di oggi è intervenuto anche il direttore di Anci Toscana Simone Gheri. “Condividiamo pienamente questo importante atto", ha detto. "E ora spingeremo le amministrazioni comunali perché facciano al meglio il lavoro di ricerca degli  immobili da acquistare.  Il tema del diritto alla casa è purtroppo sempre più pressante e dobbiamo mettere insieme e condividere tutte le soluzioni possibili”.

I Comuni hanno tempo fino al 31 ottobre 2022 per trasmettere alla Regione le loro proposte di acquisto.

L’avviso è scaricabile a questo link: 
https://www.regione.toscana.it/-/avviso-per-individuazione-di-immobili-di-propriet%C3%A0-di-soggetti-pubblici-o-privati

redazione.cascinanotizie