Si dimette il CdA del teatro di Cascina, la Giunta Betti risponde per le rime

Cronaca
Cascina
Mercoledì, 27 Luglio 2022

Una tegola estiva vera e propria cade sulla testa della Giunta Betti, le dimissioni di tutto il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Sipario Toscana (La Città del Teatro) che in un comunicato accusa di immobilismo l'attuale Amministrazione Comunale, il Sindaco Betti risponde 

Un Sindaco che incassa le dimissioni con filosofia e pragmatismo, questo è ciò che ci ha dichiarato:

"Gli allarmi più che dal CdA della Fondazione sono quelli giunti dalla Regione Toscana nel fare attenzione ai conti del teatro e valutare le migliori forme di rientro dalle perdite pregresse per la ricostituzione del patrimonio.", afferma il Sindaco Betti, "Richieste a cui  la Fondazione ha risposto con un piano di rientro presentato, e concordato proprio con questa Amministrazione Comunale, la scorsa settimana. la Regione ha accettato questo nostro percorso di rientro da attuare entro settembre 2022. A questo punto la scelta sarebbe stata quella di andare avanti nel cammino. Evidentemnte il CdA in carica non crede in ciò che ha presentato, ce ne faremo una ragione e nomineremo a breve un nuovo Consiglio di Amministrazione. Quelle del CdA sono accuse senza fondamento, anche perché l'impegno dell'assessore al bilancio, Paolo Cipolli, nel redigere il piano presentato è stato più che significativo e ad una settimana da quell'invio alla Regione stupisce un po' vedere una lettera del genere. Intanto c'è un direttore amministrativo che resta in carica e a breve penseremo alla ricostituzione del CdA"

D'altra parte i problemi finanziari della Fondazione vengono da lontano, in parte risolti con la rinegoziazione del muto fatta nel 2015, mutuo che doveva estinguersi proprio quest'anno, nel 2022, ma che invece vedrà ancora pesare sulle casse del teatro per altri anni (circa 140 mila euro all'anno). Perchè non è ancora estinto? Questo a causa di una scelta fatta dalla precedente amministrazione, la Ceccardi-Rollo, che nel momento dello scoppio della pandemia da Covid 19 e la conseguente chiusura di tutte le attività teatrali, non ha utilizzato la cassa integrazione per i lavoratori (quindi pagata dallo Stato) e con i soldi risparmiati andare verso l'estinzione del muto (che grava per circa 140.000 euro all'anno sulle casse del teatro) entro il 2022? 

A queste domande risponde con preghiera di rettifica Antonia Ammirati, già presidente del CdA della Fondazione sino alla sua revoca e la nomina del nuovo CdA.

Gentilissimo Direttore
L’articolo da lei pubblicato mercoledì 27 luglio ha delle parti che investono me come ex presidente della Fondazione Sipario Toscana che sono inesatte e che ledono la mia integrità e professionalità, nonché quella del cda. Durante la mia presidenza ho adoperato tutti gli ammortizzatori sociali che il Governo ha messo a nostra disposizione per poter superare un momento difficilissimo dovuto alla pandemia. Inoltre dall’intero cda era stato fatto un piano di rientro economico che stavamo rispettando alla perfezione da ben due anni , riuscendo a pagare anche gli ingenti debiti ereditati dalle vecchie gestioni. Inoltre Il successo di pubblico, che aveva registrato il tutto esaurito per un’intera stagione, aveva anche fatto fare ottimi incassi.
Con la nomina del nuovo sindaco Michelangelo Betti sono stata revocata dal mio incarico, e casualmente avevo appena attivato l’ennesima procedura per la cassa integrazione dei dipendenti.
Appena ricevuta la pec dal sindaco ho avuto premura di avvisarlo (via pec) che la mia revoca metteva in crisi la cassa integrazione prevista di li a un paio di giorni. Mi premeva molto sottolineare al nuovo sindaco che non fare la cassa integrazione in un momento così delicato avrebbe messo in crisi la già così fragile situazione economica. 
La scelta dunque di impoverire le casse del teatro di Cascina non è sicuramente da imputare a me e all’intero cda che al contrario di come leggo sulla sulla testata, ha sempre operato per il bene della Fondazione e i numeri (di facile accesso) lo dimostrano!
Grazie, 
Cordiali saluti 
Antonia Ammirati

Il piano presentato alla Regione Toscana vede soprattutto interventi economici relativi alla manutenzione straordinaria e chiama in causa la Provincia di Pisa che ancora oggi è in possesso del 50% della proprietà della Fondazione Sipario Toscana ed un percorso di finanziamenti e nuova rinegoziazione del muto che possa gravare in misura minore sulle casse sino alla sua estinzione.

Di seguito la lettera integrale che il CdA della Fondazione ha inviato al Sindaco Betti

Gentile Sindaco,

ad oltre un anno dall'inizio de! nostro mandato, ed anche a seguito degli ultimi confronti, riteniamo doveroso fomire la presente comunicazione, peraltro condivisa.
Essendo sempre stati convinti dell'enorme valore sociale, culturale, economico e lavorativo della struttura, abbiamo affrontato varie emergenze e fino ad oggi operato con rigore tecnico-amministrativo, nell'intento di fomire un quadro chiaro ed accurato che permettesse di individuare e realizzare interventi efficaci ed efficienti, funzionali al rilancio della struttura. L'analisi delle criticita, segnalate nei nostri periodici report, ha visto come principali "attori" patrimonio e struttura, problematiche su cui sono indispensabili interventi della proprietà: nel primo caso ii socio unico (Comune), nel secondo caso Comune e Provincia.

II percorso che la Fondazione avrebbe dovuto seguire per poter iniziare ii suo rilancio e stato indicato da noi fin dall'inizio, sia negli incontri con ii socio unico che nelle assisi pubbliche, individuando nella Amministrazione Comunale una componente imprescindibile ed indicando e quantificando gli interventi fondamentali da apportare.

Abbiamo sempre evidenziato come i problemi rilevati - che la stessa Avvocatura della Regione Toscana ha definito anche di recente di "totale dissesto che si protrae ormai da svariati anni" - non potessero essere sostenuti in autonomia dall'ente teatro.
Applicando una gestione tendente ad ottimizzare le risorse presenti, abbiamo raggiunto l'obiettivo dell'equilibrio gestionale, al quale si aggiunge l'ottenimento di € 650.000,00 di cofinanziamento per l'ecoefficientamento energetico delle strutture (cui dovranno aggiungersi altre € 200.000,00) e la valutazione del marchio, che influira positivamente sul patrimonio, attendendo le decisioni de! socio unico sui programmi da noi presentati, ed abbiamo inoltre assunto provvedimenti dei quali abbiamo dato ampia analisi nella relazione al bilancio.

Sarebbe un esercizio pleonastico evidenziare come ad oggi non vi siano state azioni, interventi o anche impegni ufficiali - intendendo atti, impegni, documentazioni - da parte della Amministrazione Comunale, che avessero potuto modificare l'atteggiamento della Regione Toscana, che tuttavia individua un ulteriore termine per la fine de! mese di Settembre.
Se inizialmente l'attesa poteva essere considerata prudenza ed oculatezza, le mancate risposte alle richieste degli ultimi mesi sono apparse come disimpegno e rinvio, procrastinando gli evidenti problemi.

Non abbiamo quindi altri strumenti se non quello di formulare con la presente le nostre dimissioni come Consiglio di Amministrazione della Fondazione Sipario Toscana Onlus ritenendo di non poter condividere non tanto l'atteggiamento nei confronti di questo Organo, quanto semmai nei confronti dell'Ente tutto, delle sue maestranze e dei cittadini, nella speranza che da cio possa scaturire, oltre che un confronto, una agenda programmatica - condivisa da Fondazione-Comune-Provincia per interventi sia di carattere patrimoniale che strutturale - entro l'ultima scadenza accordata.
La speranza appunto e che si apra un dibattito politico equilibrato e responsabile, che metta al centro de! tavolo la salvaguardia della Fondazione e la tutela dei lavoratori - cosi come da noi piu volte richiesto - e che veda in questo un'amministrazione protagonista per ii rilancio che la struttura merita.
Cascina, 26 Luglio 2022

Presidente Cateni Riccardo

Vicepresidente
Del Lungo Claudia

Consigliere Paganelli Andrea

 

luca.doni