Sicurezza e qualità nelle strutture socio-sanitarie: lo sviluppo delle buone pratiche
Due gli incontri organizzati dalla Usl Toscana Nord-Ovest
Durante il periodo pandemico è stato avviato un percorso che ha rafforzato il ruolo di controllo delle Commissioni multidisciplinari e il ruolo di promozione della qualità e sicurezza delle strutture, accompagnando e stimolando i gestori nel continuo e costante miglioramento della qualità. Per fare il punto della situazione in Asl Toscana nord ovest è stato organizzato un evento formativo, inserito nel piano aziendale (PAF) 2023-2024 dal titolo "Sicurezza e qualità nelle strutture socio-sanitarie: lo sviluppo delle buone pratiche e le prospettive per il lavoro della Commissione multidisciplinare di Vigilanza e controllo".
Per consentire la partecipazione a tutti gli operatori dell’Azienda sanitaria, ma anche dei soggetti esterni afferenti a tutte le zone, l’evento si è sviluppato in due edizioni, una nell’auditorium dell’ospedale Versilia il 30 ottobre, con 80 partecipanti, e una il 7 novembre nella sede direzionale di Via Cocchi a Pisa, con 100 persone presenti. L'iniziativa è stata organizzata grazie ad una stretta collaborazione tra il dipartimento del Servizio sociale diretto da Laura Guerrini e l’unità operativa di Sicurezza del paziente diretta da Tommaso Bellandi, il quale è stato presente come moderatore in entrambe le edizioni.
Le due strutture hanno collaborato nella fase di individuazione dei bisogni formativi, dei contenuti da trattare, individuando i docenti più adeguati e avendo ben presenti le necessità sia del personale aziendale delle Commissioni di vigilanza sia degli operatori dei settori interessati. Gli incontri all’ospedale Versilia e a Pisa hanno infatti visto il coinvolgimento di personale Asl ma anche dei componenti della Commissioni multidisciplinari di vigilanza e dei soggetti gestori di strutture residenziali del territorio aziendale autorizzate e accreditate.
Nel corso dell’evento è emersa l’importanza di fare rete, di una costante collaborazione e integrazione con i soggetti gestori delle strutture, di un’integrazione multidisciplinare tra professionisti, dell’ascolto e dell’attenzione nei confronti delle persone fragili ospiti delle strutture e delle loro famiglie, della promozione di occasioni di formazione integrata con i soggetti gestori e gli operatori sociali e sanitari che lavorano in questo ambito, della diffusione di buone pratiche, linee guida e protocolli tecnico- professionali da attivare nelle strutture socio-sanitarie per prevenire patologie o cadute nei soggetti fragili.