Siena-Pisa 0-0. Addio primo posto

Sport
Venerdì, 25 Marzo 2016

Robur Siena 0-0 Pisa

Robur Siena: Montipò (7); Celiento (6,5), Portanova (6,5), Beye (7); Pellegrini (6,5), Opiela (7), Minotti (6) (16' st Torelli, 6), La Vista (6,5)(24' st Fella, sv), Masullo (6,5); Cori (6,5), Mastronunzio (5,5) (27' st Rozzi, sv). A disp: Bacci, Paramatti, Saba, Boron, Torelli, Cedric, De Feo, Ficagna, Burrai, Yamga. All: Carboni
Pisa: Bindi (6,5); Golubovic (6), Crescenzi (6), Polverini (6,5), Fautario (6,5); Verna (5,5), Ricci (5), Sanseverino (5) (38' st Makris, sv); Cani  (5,5) (16' st Montella, sv), Eusepi (5), Mannini (5) (1' st Peralta, 6,5). A disp: Brunelli, Lisuzzo, Avogadri, Di Tacchio, Provenzano, Tabanelli, Rozzio, Giacobbe. All: Gattuso
Arbitro: Tardino di Milano (Della Vecchia-Sbrescia)
Note: angoli: 2-2. Ammoniti: Minotti, Masullo, Eusepi, Verna, Opiela, Fella. Prima dal calcio d'inizio è stato osservato un minuto di silenzio per ricoradare le vittime dell'incidente di Tarragona e le degli attentati di Bruxelles
Punto Radio Man of the Match: Diego Peralta

Il Pisa esce dal "Franchi" con un altro 0-0, il secondo consecutivo e dice addio ai sogni di promozione diretta. Dispiace. Dispiace sopratutto per i tifosi che meritavano di godere di Pisa-Spal come se fosse una finale. Tifosi che sono gli unici vincitori di questa 28^ giornata: 500 spettatori in un settore ospiti non si vede di frequente in Lega Pro (vero presidente Gravina?), figuriamoci in un giorno feriale.

I nerazzurri dunque lasciano per strada altri due punti, il distacco dalla capolista sale a 8 lunghezze, tante, troppe, per poter cullare sogni di rimonta nei confronti di una squadra che non da alcun segno di cedimento. La partita dell'anno cambia radicalmente protagonista. Da Pisa-Spal a Maceratese-Pisa, si perchè i marchigiani adesso si trovano a una sola lunghezza dai ragazzi di Gattuso che dovranno lottare con le unghie e con i denti per difendere il secondo posto in classifica. E servirà un Pisa totalmente diverso. Quello visto ieri è parso, abulico, privo di idee, con un centrocampo dove Verna e Ricci avrebbero bisogno di rifiatare ed invece sono costretti a tirare avanti praticamente da soli la carretta. Al "Franchi" ha tradito le attese anche il capitano. Daniele Mannini, fischiatissimo dal pubblico di casa (pochi intimi per la verità), si è innervosito immediatamente, rivelandosi non solo inutile, ma estremamente dannoso, quasi irritante. Con Varela fuori per squalifica, Mannini non pervenuto, Ricci e Verna sulle gambe non si poteva certo pensare di fare la partita e uscire da Siena con i tre punti.

La partita è storia breve e triste. Siena che fa il suo dovere di padrone di casa, ma la supremazia territoriale dei bianconeri è sterile, produce solo qualche traversone sui quali è sempre attento Bindi. Il Pisa non verticalizza quasi mai, diventa un po' più pungente nella ripresa quando Peralta prende il posto di Mannini e l'unica occasione da goal della partita nasce proprio da una giocata dell'esterno nerazzurro che pennella un cross al bacio per Cani, la cui incornata è salvata in tuffo da Montipò che così si guadagna la pagnotta e da un senso alla sua folle corsa in giro per l'Europa per poter arrivare in tempo a questa partita dopo aver giocato appena 24 ore prima in Polonia con la nazionale Under 20. Il fischio finale arriva come una liberazione. Più che una partita di calcio è sembrato, il periodo è appropriato, un calvario.

Se proprio vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, adesso il Pisa sa per cosa deve lottare, ha modo e tempo per preparare i playoff in modo da arrivarci mentalmente e fisicamente al 100% cosa che non potranno fare le squadre degli altri gironi. Difendere il secondo posto è un imperativo, poi il fattore Arena, quest'anno determinante può fare la differenza.

massimo.corsini