Sigilli all'Orange Beach. Lo Cicero: "Una mazzata indescrivibile"

Cronaca
PISA e Provincia
Sabato, 21 Agosto 2021

Dalla cooperativa che ha in gestione la spiaggia di Tirrenia sequestrata su ordine delle Procura di Pisa, una risposta al neo presidente del Parco Bani

Il sequestro dell'Orange Beach ordinato dalla Procura di Pisa per la "Realizzazione di manufatti senza il necessario nulla osta del Parco", continua a far discutere.

Di pochi minuti fa il nuovo comunicato a firma di Marco Lo Cicero, amministratore delegato dell’ A.T.S. PAGES-PAPisa-Cooperativa Unione, ente che ha in gestione la spiaggia di Tirrenia finita al centro della bufera.

Nella nota inviata alla stampa, oltre alla risposta inviata al neo presidente del Parco Lorenzo Bani, anche il ringraziamento a chi si è dimostrato solidale con il progetto avviato a maggio dalla cooperativa.

 


Scrive Lo Cicero

MARCO LO CICERO: “IL SEQUESTRO UNA MAZZATA INDESCRIVIBILE. GRAZIE A TUTTE LE PERSONE CHE CI HANNO MOSTRATO SOLIDARIETA’ E CI HANNO APPOGGIATO”

TIRRENIA – “Il sequestro delle nostre strutture avvenute nei giorni scorsi è stata per noi e per i nostri affezionati una mazzata indescrivibile. E’ stato interrotto un servizio all’utenza. Un servizio diverso da una semplice spiaggia libera, mai visto prima di oggi a Tirrenia, che è stato molto apprezzato e ha ricevuto molti consensi nei pochi giorni che è stato attivo. Siamo molto dispiaciuti e affranti di come è andata a finire. Con il sequestro delle strutture l’Orange Beach ha perso oltre che un servizio, anche dieci posti di lavoro di ragazzi stagionali, che avevano dato come noi anima e cuore per questo progetto.”, afferma Marco Lo Cicero amministratore delegato dell’ A.T.S. PAGES-PAPisa-Cooperativa Unione.

“Siamo amareggiati riguardo alla risposta ricevuta da Lorenzo Bani, il presidente dell’Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, che evidentemente essendo in carica da poco, non risulta ben informato sulla struttura Orange Beach di Tirrenia. Tutti i passaggi fatti da Pages per la richiesta dei permessi riguardo all’Orange Beach di Tirrenia, che noi abbiamo fatto nel rispetto di chi ha avuto fiducia in noi e ci ha aiutato ad iniziare quello che per noi era un sogno ed è diventato poi realtà. Vogliamo ricostruire i successivi passaggi e limitandoci agli atti ufficiali e protocollati tralasciando le varie e successive interlocuzioni. Perciò abbiamo da subito avviato la richiesta al Suap, la richiesta di autorizzazione al Parco, la richiesta di inizio lavori al Comune di Pisa, la richiesta del “Nulla Osta” è stata depositata il 9 giugno e protocollato dall’Ente Parco il 15 giugno. Nel frattempo il nostro legale ha risposto ad alcune osservazioni dell’Ente Parco il 5 luglio, il 6 luglio, giorno successivo, l’Ente Parco ha rilasciato un verbale e dopo pochi giorni ci ha negato il “Nulla Osta” richiesto. Dopo questo passaggio ovviamente abbiamo presentato il 7 agosto al Comune di Pisa un “Nulla Osta in Sanatoria. In attesa del rilascio della sanatoria, inatteso, il 17 agosto c’è stato, come già sapete, il sequestro dei manufatti ( due piccoli manufatti in legno appoggiati sulla sabbia).

“Per concludere voglio ringraziare tutti quelle persone che dopo l’accaduto ci hanno dato la giusta solidarietà e ci hanno appoggiato nel nostro percorso, capendo la nostra situazione e il nostro stato d’animo di chi prima ha toccato il cielo con un dito per poi vedersi tolto quello che aveva faticosamente costruito”, conclude Lo Cicero.

LEGGI ANCHE

Orange Beach, sequestro ordinato dalla Procura dopo esposti e sopralluoghi
Sequestro "Orange Beach" decisione della Procura di Pisa dopo un esposto
Sigilli all'Orange Beach, stagione finita. Lo Cicero: "Nessuno scempio ambientale"

redazione.cascinanotizie