Sotto il sole della Versilia è nata la cessione del Pisa

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PISA e Provincia
Giovedì, 21 Gennaio 2021

Un incontro casuale, fra vicini di ombrellone ha dato il via alla trattativa per la cessione del pacchetto di maggioranza del Pisa. Questo e tanti altri retroscena nella puntata di Primo Piano... addosso ai fatti andata in onda su Punto Radio (rivedi la trasmissione)

Una trattativa nata sotto un ombrellone a Forte dei Marmi e "firmata" in macchina in un area di sosta durante un viaggio. Questo l’inizio e la fine dell’accordo fra Alexander Knaster e gli ormai ex azionisti del Pisa. A rivelare i retroscena degli incontri fra il magnate angloamericano di origine russa ed i rappresentanti del Pisa sono Mirko Paletti e Giovanni Corrado intervenuti nel corso di Primo Piano… addosso ai fatti, la trasmissione di Punto Radio andata in onda oggi, 21 gennaio, dagli studi dell’emittente ufficiale del Pisa Sporting Club.

«Da sempre cercavamo un socio che ci desse una mano, spiega Mirko Paletti, a maggior ragione in questo periodo di contingenze economiche dovute alla pandemia di Coronavirus. Cercavamo un appoggio, ma senza l’affanno dell’acqua alla gola, senza disperazione. Cercavamo una persona seria, non un avventuriero e  nel mondo del calcio gente seria c’è, ma non troppa. Ad un certo punto, era estate abbiamo incontrato a Forte dei Marmi Alexander Knaster ed abbiamo iniziato a parlare del Pisa. Lui cercava una squadra di calcio e ad trovato quella ma anche una piazza con grandi potenzialità, Pisa è una città bellissima, Ha valenza internazionale ed è una città viva con grandi eccellenze».

«Io adesso guarderò il Pisa dall’Arena sapendo che è in ottime mani, Knaster con Corrado può arrivare molto lontano, personalmente, potrò dare una mano sul tema del rifacimento dello stadio, ho seguito la vicenda e mi meterò a disposizione volentieri» Alla fine Mirko Paletti un po’ si commuove nel ricordare il padre Sestilio: «vado spesso a trovarlo, ci parlo, sarebbe orgoglioso di quanto abbiamo fatto».

Giovanni Corrado tiene invece fede al suo profilo razionale e pensa soprattutto al fatto che domani c’è una partita da giocare e possibilmente da vince, svela però un paio di retroscena importanti: «l’accordo com Knaster è stato raggiunto prima di Pisa-Cittadella, l’ho firmato in macchina grazie alle nuove tecnologie. Stiamo scrivendo una pagina importante della “nostra” città che si aggiunge ad altre già scritte a Trieste e con i risultati dello scorso campionato. Ora il percorso va continuato, l’asticella va alzata ma tenendo i piedi per terra, la cessione non è arrivata per caso, è successo perché la società è stata gestita in un certo modo. Dobbiamo continuare su questa strada senza montarsi la testa e senza pensare che adesso si possa spendere e spandere a nostro piacimento. Crescita deve andare di pari passo con stabilità».

«Anche noi sogniamo, prosegue il DG nerazzurro, e lavoriamo per realizzare questi sogni. Siamo passati da estati in cui l’iscrizione era la priorità, adesso siamo in mani solide con persone che vogliono crescere. Il modello Pisa parte da Accademy, centro sportivo, stadio e da squadra che sia competitiva, perché tutto deve andare di pari passo».

Sul mercato Giovanni Corrado è piuttosto chiaro: «Tommasini andrà in prestito, è un acquisto in prospettiva per la prossima stagione. Il più è fatto, stiamo comunque ragionando e vediamo lquali sono le possibilità che si prospetteranno, non abbiamo fretta, la squadra è competitiva, ne siamo contenti e non siamo alla ricerca affannosa di giocatori. Se poi càpitano delle opportunità prima della fine del mercato ci faremo una riflessione e nel caso interverremo».

In chiusura è intervenuto anche l’avvocato Giuseppe Toscano, legale dei Corrado: «Il valore della famiglia Corrado è riconosciuto da tutti a cominciare dalla Lega B, fino alla stampa. Il lavoro fatto sia in ambito calcistico, che nella ristrutturazione societaria, è stato grandioso. Il tutto amplificato dall’epoca pandemica che stiamo vivendo. Knaster non è un avventuriero, si conosce, si sa chi è, ha quote anche in unicredit, qui non c’è un gruppo che vende e se ne va, qui c’è un gruppo che vuole continuare questa impresa e vuole farlo con soggetti estremamente qualificati».

Nel video sottostante l’intera puntata nella quale è intervenuto anche Ivan Zazzaroni direttore del Corriere dello Sport.

massimo.corsini