Stagione balneare a rischio, ma il Comune pensa ad altro

Politica
PISA e Provincia
Mercoledì, 27 Maggio 2020

I consiglieri comunali Olivia Picchi e Valdimiro Basta accusano il Comune di pensare poco al turismo e agli operatori balneari

«A Palazzo Gambacorti si continuano a preferire slogan e interventi spot al posto di politiche concrete per risollevare le sorti economiche della città piegate dall’emergenza Covid-19. L’esempio più clamoroso è il rovesciamento delle priorità su cui concentrare l’azione amministrativa, causato da un mix di inadeguatezza e attenzione verso interessi particolari», lo affermano i consiglieri comunali di minoranza Olivia Picchi e Vladimiro Basta, riguardo alle risposte inadeguate formite agli operatori turistici e ai balneari

«Come l’afflusso sul litorale dello scorso weekend dimostra, la riapertura della stagione balneare è un punto interrogativo grosso come un macigno che grava sulle teste degli operatori, dei cittadini e dei turisti che speriamo possano tornare sulle nostre spiagge a partire dalla prossima settimana, proseguono i due consiglieri. L’emergenza Covid ci dice chiaramente che dovremo elaborare una visione nuova per consentire un turismo in sicurezza e allo stesso tempo remunerativo per gli operatori che hanno bisogno di indicazioni precise sulle prescrizioni a cui dovranno attenersi anche per calcolare i costi che esse comportano. Distanze tra ombrelloni, riduzioni o stravolgimento di servizi come bar e ristoranti, censimento degli ospiti, sanificazioni quotidiane e orari di apertura degli stabilimenti, nonché l’incognita orari di apertura su cui calibrare personale e interventi, sono ancora attesi dagli imprenditori nonostante la stagione sia alla vigilia».

«Non solo, tra le incertezze c’è anche quella di non sapere se potranno contare di un supporto concreto, intervento sui canoni, sulla fiscalità o su altre agevolazioni,- per far fronte all’impoverimento dei ricavi determinato dal dimezzamento dei clienti a causa del distanziamento sociale.  C’è poi il caso spiagge libere: chi controlla gli accessi, il distanziamento, il rispetto delle regole?  che è tutto da definire denunciano Picchi e Basta. Ebbene, il turismo balneare rappresenta una voce insostituibile del Pil pisano e la crisi che si prospetta fa tremare i polsi per gli effetti devastanti che comporterà. Abbiamo bisogno di elaborare idee, favorire certezze e serenità per gli imprenditori e per i tanti lavoratori stagionali, costruire un progetto di turismo sostenibile innovativo, che tenga conto della nuova era in cui il Covid ha trascinato la collettività».

«E invece la giunta Conti che fa? Proseguono i consiglieri Dem, blocca con un tour de force di tre giorni tutta l’attività politica e amministrativa per l’approvazione della variante stadio. Per sindaco e maggioranza i bisogni urgenti del turismo possono attendere. Prima viene lo stadio, anche se proprio il calcio è uno di quei settori  rivoluzionato dall’emergenza Covid e probabilmente non sarà più quello di prima. Come dire: forse capire quali saranno domani le esigenze del calcio professionistico prima di approvare progetti su standard ormai superati sarebbe stato più prudente oltre che doveroso per concentrarsi sulla crisi economica. Per questo noi proponiamo che ci si attivi da subito per elaborare un progetto che tamponi la crisi del turismo, da un lato definendo urgentemente quali voci del bilancio saranno ad esso dedicate nella prossima variazione, peraltro finora tanto annunciata ma che tarda ad arrivare. E intanto per offrire un nostro contributo di idee. Ricordando che il Comune sarà obbligato al servizio di vigilanza per il distanziamento tra un ombrellone ed un altro, e allo stesso tempo dovrà limitare gli accessi, suggeriamo un primo intervento da realizzare con urgenza. Per facilitare la gestione di un turismo in sicurezza l’amministrazione dovrebbe da subito promuovere e finanziare una App, sul modello di quella dei parcheggi, che metta in rete i gestori dei bagni con le strutture pubbliche,  per offrire un servizio di prenotazione  dell’ ombrellone o di uno spazio sulla spiaggia pubblica. Si renderanno più  smart e confortevoli gli accessi alle spiagge e si ridurranno assembramenti e le interminabili carovane di auto che migrano verso la costa alla ricerca di un posto al sole».

«E’ solo un esempio, concludono Olivia Picchi e Vladimiro Basta, ma chiarisce come si debbano trovare risposte immediate, perché dietro a quelle risposte c’è la salvaguardia dei posti di lavoro e la creazione di nuove opportunità, ma soprattutto l’idea di un nuovo Turismo sostenibile. Speriamo sinceramente, anche se la pervicacia con cui si prosegue in miopi e autoreferenziali spot non fa ben sperare,  che il Sindaco voglia aprire una discussione su questo, pronti a dare tutto il nostro contributo di impegno e di idee».

redazione.cascinanotizie