Strade a rischio, Provincia di Pisa sul piede di guerra: "Tagli inaccettabili, consegneremo le chiavi al Governo"
Previsto un taglio del 70% delle risorse destinate a strade, ponti ed infrastrutture
Una minaccia simbolica, ma dal forte impatto politico: "Porteremo le chiavi dell'ente provinciale al Governo".
Così il presidente della Provincia di Pisa, Massimiliano Angori, lancia un duro monito all’Esecutivo dopo l’annuncio del drastico taglio ai fondi per la viabilità provinciale.
Un colpo che varrà il 70% in meno di risorse, con rischio paralisi per la manutenzione dei quasi 800 chilometri di strade provinciali pisane. Senza considerare la messa in sicurezza di ponti e infrastrutture.
Massimiliano Angori parla all'indomani della riunione UPI nazionale del 15 maggio.
Senza un’inversione di rotta - spiegano dalla Provincia di Pisa - a pagare saranno i territori, la sicurezza dei cittadini e la tenuta stessa degli enti locali. Il tutto - prosegue - per destinare fondi sul progetto del Ponte sullo Stretto, mentre le nostre strade restano in attesa di interventi vitali.
Ha scritto la Provinxcia di Pisa.
"Porteremo le chiavi dell'ente provinciale al Governo, e nello specifico al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, se non sarà rivista a livello centrale la decisione di tagliare del 70% i fondi per la viabilità provinciale ".
Con queste parole il Presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori commenta il taglio dei fondi statali destinati alla messa in sicurezza delle strade, disposto dal Governo con i forti tagli imposti dalla Legge di Bilancio e dal Milleproroghe, che sono stati oggetto di discussione all'ultima riunione dei Presidenti delle Province Italiane convocata da Upi Nazionale a Roma lo scorso 15 maggio. Un coro unanime di forte preoccupazione bi-partisan, per il futuro della sicurezza della viabilità che gli enti di secondo livello, le Province appunto, sono chiamate a garantire a comunità, cittadinanza e imprese.
"Nello specifico, per la Provincia di Pisa, saranno tagliati, per gli anni 2025 e 2026, 3 milioni e 974mila euro, sui 5 milioni e 677mila euro previsti finora, con una rimanenza di 1 milione e 700mila euro per tutte le nostre esigenze e priorità richieste dai territori. La lunghezza totale delle strade provinciali nella provincia di Pisa è di circa 790 km. Questo dato si riferisce alle sole strade di competenza della provincia di Pisa e non include le strade statali, regionali o autostradali. Dunque avremo poco più di 1.5 milioni di Euro per la manutenzione di quasi 800 km di strade, oltre la manutenzione straordinaria dei ponti. Un taglio del 70% che metterà in ginocchio i nostri enti e ci costringerà a scelte difficili. Ma non è finita: dal 2025 al 2028 avremo una riduzione complessiva del 48% dei fondi, che passeranno dai 14 milioni e 192mila euro previsti ai 7 milioni e 380mila euro previsti. Tutto questo è stato deciso dal Mit per consentire la costruzione dello Stretto di Messina. Upi nazionale nella persona del Presidente Gandolfi ha già avviato un progetto di confronto con Palazzo Chigi. Ci auguriamo che il Governo ci ascolti e riveda i conti, altrimenti ci attendono scelte drammatiche per i territori, col depotenziamento totale per le Province. Tagliare i fondi per la sicurezza stradale significa mettere a rischio la vita delle persone con conseguenze sulla sicurezza e sulla qualità della vita dei cittadini. È una questione di responsabilità verso i territori. La sicurezza degli utenti della strada non può essere derogata, pertanto chiediamo al Governo di tornare sui propri passi”.
“Sulle strade provinciali – ha detto il Presidente UPI Pasquale Gandolfi, che ha già avuto una prima interlocuzione con la premier Meloni sull'argomento - si è abbattuto un taglio di 1,7 miliardi. Risorse già assegnate a Province e Città metropolitane e destinate agli investimenti per la messa in sicurezza e l’efficientamento di 120 mila chilometri di vie che collegano il Paese. Molto grave poi è che si siano tagliate risorse che riguardano investimenti degli anni 2025 e 2026, una riduzione del 70% dei fondi che di fatto sta bloccando cantieri già previsti e concordati con lo stesso ministero, con ripercussioni sulla viabilità e quindi sulla sicurezza dei nostri cittadini.”