Strutture ricettive: 9 su 33 completamente sconosciute al fisco

Cronaca
PISA e Provincia
Lunedì, 15 Aprile 2024

Questo l'esito di una serie di controlli effettuati dalla Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza Pisa ha posto sotto la lente d’ingrandimento le strutture ricettive presenti nella provincia e così i militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria e del Gruppo di Pisa, delle Compagnie di Pontedera e San Miniato e della Tenenza di Volterra hanno dato luogo a delle ispezioni finalizzate alla verifica della regolare dichiarazione dei proventi, nonché al riscontro delle autorizzazioni per lo svolgimento dell’attività ricettizia.

I 33 controlli eseguiti hanno consentito di individuare 9 soggetti completamente sconosciuti al Fisco, una base imponibile sottratta a tassazione ai fini delle imposte dirette per oltre 3.300.000 euro e un’IVA dovuta per più di 270.000 euro. Dal 2023 a tutt’oggi sono 19 le persone fisiche denunciate all’Autorità Giudiziaria per la violazione dell’obbligo di comunicazione degli alloggiati prevista dal TULPS e sono 10 le richieste non inoltrate dai gestori agli Uffici preposti dei Comuni di appartenenza, per l’esercizio dell’attività nel comparto della locazione turistica. Inoltre, a seguito di una denuncia sporta da un soggetto economico operante nel settore delle locazioni turistiche, è stata riscontrata la presenza abusiva di un nucleo familiare all’interno di uno degli immobili locati nel Comune di Pisa e, sotto la direzione della locale Autorità Giudiziaria, hanno proceduto al sequestro preventivo dell’appartamento, denunciando due soggetti per violazione dell’art. 633 Codice penale.

Durante i controlli su una struttura ricettiva gestita da un cittadino inglese residente nel Regno Unito, a seguito di apposite richieste inviate agli enti proposti, è stato accertato che l'attività non risultava censita presso il Comune di Palaia e che non era registrata alla piattaforma “AlloggiatiWeb”. Nel corso del controllo è stata anche esaminata la documentazione amministrativa esibita dal titolare ed è stata inviata un'apposita richiesta alla locale Questura circa eventuali comunicazioni dei clienti ospiti del B&B alla suddetta piattaforma. Si è così potuto accertare che negli anni dal 2021 al 2023, i potenziali clienti ospitati dalla struttura sono risultati addirittura 140. L’analisi investigativa svolta Finanzieri per la ricostruzione degli importi sottratti a tassazione è scaturita da migliaia di prenotazioni, ricevute attraverso i più noti portali di prenotazione online. Inoltre, nella maggior parte dei casi analizzati, la presenza di alcuni fattori tra cui l’elevato turnover degli ospiti, la destinazione dell’immobile ad utilizzo quasi esclusivo degli ospiti anziché del titolare, l’offerta di servizi aggiuntivi rispetto a quelli minimi previsti per il pernottamento, la non stagionalità dell’attività ricettizia, ha consentito di inquadrare tali attività come esercitate in forma professionale. In quanto tali, le medesime sono state assoggettate al regime d’impresa con conseguente apertura di posizioni IVA  e ripresa fiscale, non soltanto dei redditi non dichiarati, ma anche dell’Imposta sul Valore Aggiunto e dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive non versate.

redazione.cascinanotizie