Sul palco del Teatro Nuovo di Pisa Arianna Scommegna è la "Molli" che si diverte alle spalle di Joyce
Secondo appuntamento sabato 26 ottobre alle ore 21 della nuova stagione del Teatro Nuovo di Pisa, Piazza della Stazione 16, dal titolo “Rivoluzioni Teatrali” direttore artistico Carlo Scorrano, nel segno di Joyce
Le confidenze sussurrate e le confessioni bisbigliate della Molli sono il punto di partenza dal quale il regista teatrale e drammaturgo Gabriele Vacis, cofondatore del Laboratorio Teatro Settimo e con al suo attivo la regia di numerosi spettacoli teatrali di successo, soprattutto di narrazione, e l’attrice pluripremiata Arianna Scommegna (Premio Ubu 2014, Premio Hystrio 2011, Premio Nazionale della Critica 2010, Premio Lina Volonghi '96), prendono le mosse dal monologo di Molly Bloom che conclude l’Ulisse del grande scrittore irlandese. Il personaggio di Molli viene calato in una quotidianità dalle sonorità di una città come Milano, traslando il testo in una trama di riferimenti culturali, storie e canzoni che hanno il sapore del nostro tempo. Arianna Scommegna è sola sul palcoscenico, seduta al centro della scena, il suo monologo è intenso e irrefrenabile, senza punteggiatura, senza fiato, è stretto tra una sedia, un bicchiere poggiato a terra e una manciata di fazzoletti ad assorbire i liquidi tutti, sacri e profani, di una vita di solitudine e insoddisfazione, come una partitura incompiuta.
Il fiume di parole è lo stesso flusso di coscienza del personaggio di Joyce che riempie una notte insonne di pensieri e bugie, mentre aspetta il ritorno a casa del marito, Leopold, come la Molli aspetta Poldi. L’attrice, in bilico tra il romanzo e la vita, ripercorre la propria esistenza di poco amore, infinite attese, occasioni mancate, dal primo bacio a un rosario di amanti da sgranare per mettere a tacere il vuoto, dal dolore di un figlio perduto fino a un finale ‘sì’ pronunciato comunque in favore della vita, dell’amore da una donna mai piegata alla rassegnazione. Le note dolenti si stemperano sempre nell’ironia e in una levità che tutto salva; il testo gioca sempre, costantemente, con il doppio registro denunciato fin dal sottotitolo, Divertimento alle spalle di Joyce. Frammenti di vita raccontati in modo ora scanzonato ora disperato, storie di carne e sangue, vita che scorre come lacrime, che si strozza in un grido o si scioglie in una risata.
Lo spettacolo è stato realizzato in collaborazione con Deep Festival.
All'evento sarà associato l'aperitivo a teatro organizzato da Ghost Kitchen dalle ore 19 alle 20. Al costo di 12 euro si potrà gustare un buffet variegato progettato appositamente in base allo spettacolo che andrà in scena. Incluso nell'aperitivo un cocktail a persona, pensato e creato per accompagnare le prelibatezze proposte. L'apericena è su prenotazione telefonando o inviando un messaggio whatsapp a questo numero: 3463633201.
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