Sull'ex Catasto arriva la risposta di Maurizio Nerini

Politica
PISA e Provincia
Mercoledì, 9 Novembre 2022

Il presidente della I commissione replica a Marco Biondi, esponente del PD

Maurizio Nerini, presidente della prima commissione prende carta e penna e risponde al consigliere del Partito Democratico Marco Biondi in relazione alla destinazione d’uso dell’ex catasto di Via Ceci nel quartiere di San Martino (►leggi qui)

Scrive Nerini: «Come presidente di commissione in questi anni ho cercato di dare voce a tutte le istanze che venivano dal territorio portate avanti anche dalle minoranze.Ecco che si è parlato molto del quartiere di San Martino per gli interventi all'ex Distretto militare, al Giardino Scotto e al Bastione e il Piano di Recupero dell'Ex cinema Ariston. Anche nella ultima seduta l'assessore Dringoli ha espresso una visione globale del quartiere, ha fornito le date di termine dei lavori per il Giardino Scotto, ha rilevato che nel progetto ex Distretto, approvato nell'altra consiliatura, si sono persi solo 16 posti auto per le prescrizioni della Sovrintendenza, ha prospettato possibili soluzioni per il parcheggio dei residenti, definendo un quartiere sano e attenzionato come non mai. Purtroppo non sembra essere stato molto ascoltato dal commissario PD Biondi che lascia di stucco perché ha da recriminare sulla notizia data dagli uffici proprio in commissione della riqualificazione come ostello della sede dell'ex-catasto.

Biondi ricorda con dovizia di particolari che l'edificio è stato Casa del Fascio, addirittura ci insegna che è che proprio da lì presero il via i funerali del figlio di Mussolini morto a Pisa, ma dimentica clamorosamente che è un intervento previsto dal regolamento urbanistico del 2015 approvato dal PD, che l'immobile è privato, che il progetto è presentato da un privato ed è quindi è a concessione diretta. Non si vede cosa c'entri il Comune e soprattutto si può essere contro una rigenerazione così importante? Se queste cose le dice un cittadino che non conosce norme e regolamenti ci può stare, ma se le dice un professionista per di più consigliere comunale è grave».

redazione.cascinanotizie