Tari, il PD attacca la giunta: «colpisce i disabili e le famiglie più deboli»

Politica
PISA e Provincia
Mercoledì, 11 Settembre 2019

Nel mirino i punteggi per i rimborsi: vale più la residenza dell'avere un disabile a carico

Polemiche sul regolamento del Comune di Cascina per ottenere il rimborso della Tari. in particolare le critiche si concentrano sull'attribuzione dei punteggi. «Il sindaco reggente celebra come un successo amministrativo il rimborso alle famiglie cascinesi di parte dei pagamenti della tassa sui rifiuti, scrivono dal PD CascinaIl regolamento approvato, per il secondo anno consecutivo, è però zeppo di iniquità e non punta ad aiutare che ha veramente bisogno. Prendendo di mira anziani e disabili».

«Lo schema si ripete, affermano i Dem. Da un lato ci sono i requisiti economici, posti ragionevolmente per individuare le famiglie con maggiori difficoltà, ma gli altri criteri definiti dal regolamento penalizzano le famiglie con disabili, le famiglie composte da ultrasessantacinquenni, le giovani coppie e i nuclei familiari numerosi. Solo un punto per le famiglie numerose, solo due punti per chi ha più di 65 anni e per le giovani coppie, quattro punti per la presenza di disabili. Un riconoscimento inadeguato per tutte queste situazioni, se confrontato con i punti assegnati per la “storicità” della residenza a Cascina. Quindici punti per i nuclei residenti nel Comune da oltre trenta anni, sette punti per chi risiede a Cascina da quindici anni, tre punti per chi vi risiede da almeno sette anni. Qualche anno di residenza pesa più che la gestione di una famiglia numerosa o di una disabilità».

«Un regolamento cieco verso chi ha più bisogno, un regolamento che non pare considerare che nel 2018, per la prima volta dopo decenni, il numero dei nuclei familiari residenti a Cascina, segno che il Comune ha smesso di essere attrattivo per le nuove famiglie», conclude il PD Cascina.
 

redazione.cascinanotizie