Teatro Verdi di Pisa, posti di lavoro a rischio
La denuncia con annuncio di mobilitazioni e scioperi è della CGIL, parla di crisi del teatro pisano con conseguenze sui posti di lavoro
Il Teatro Verdi di Pisa sta vivendo una fase critica.
Taglio ai posti di lavoro: negli ultimi mesi abbiamo assistito a scelte che mettono a rischio posti di lavoro, qualità e servizi essenziali al pubblico. Decisioni prese senza confronto, che trattano lavoratrici e lavoratori come numeri e non come persone, e che riducono un teatro a un mero bilancio economico.
Noi diciamo chiaramente: questa strada porta solo al declino.
Il Teatro Verdi non è un’azienda qualsiasi. È un patrimonio culturale, sociale ed educativo della città, costruito grazie alla professionalità, alla passione e ai sacrifici di chi vi lavora. Tagliare personale significa tagliare servizi, ridurre sicurezza, limitare creatività, impoverire la città.
La nuova dirigenza ha scelto la via più semplice e più dannosa: ridurre il costo del lavoro, senza affrontare le vere cause delle difficoltà, senza trasparenza sui bilanci e senza un progetto culturale per il futuro. Al contrario, si continuano a mantenere consulenze e collaborazioni esterne, mentre chi da anni sostiene con impegno il teatro viene messo in discussione o lasciato precario.
Dopo l’incontro con il Direttore Generale, l’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici dice basta: gli impegni presi vanno rispettati, i posti di lavoro vanno difesi, la dignità delle persone non è negoziabile.
Per questo, nei prossimi giorni avvieremo un percorso di mobilitazione e di sensibilizzazione della città anche con scioperi: perché il Teatro Verdi non appartiene solo a chi lo governa, ma a tutta la comunità che lo sostiene e lo vive. Difendere i posti di lavoro significa difendere il futuro stesso del teatro.
La cultura non si taglia. Si difende, insieme!!