Torna il triangolare della solidarietà con Paim, Bellaria e Pisa BS

Cultura
Calcinaia
Venerdì, 4 Agosto 2017

Torna l’appuntamento con la solidarietà che vede coinvolte tre importanti realtà del nostro territorio: GS Bellaria Solidarietà, Pisa Beach Soccer e Paim Cooperativa sociale onlus che martedì  8 agosto, dalle 18.30, saranno impegnate nel "Triangolare della solidarietà”, che si disputerà nei rinnovati spazi degli impianti sportivi “Piero Masoni” di Fornacette.

Si sfideranno in un triangolare sulla sabbia della Beach Arena gli atleti del Pisa Beach Soccer (formazione di serie A, al top del panorama nazionale) gli atleti dell'Associazione Bellaria Solidarietà e i ragazzi delle strutture Paim.

"L'associazione GS Bellaria Solidarietà, grazie alla Cooperativa Paim, da sempre attenta promotrice dello sport come mezzo terapeutico-riabilitativo che conduce all’inclusione sociale, ha incontrato già la scorsa stagione gli atleti del Pisa Beach Soccer, un'esperienza alternativa e un nuovo modo di fare sport con i ragazzi nel periodo estivo, dice Christian Martini, Presidente dell'Associazione. I ragazzi sono entusiasti di poter giocare in un contesto completamente diverso rispetto al nostro standard abituale. 

“Siamo felici che i ragazzi delle strutture gestite dalla Paim possano ancora godere delle emozioni che solo il beach soccer può regalare, sottolinea Giancarlo Freggia, Presidente della Cooperativa Paim, l'ingrediente principale dello sport deve essere il rispetto per l'avversario e iniziative come il Torneo della Solidarietà ne sono la dimostrazione più evidente. Lo Sport con la “S” maiuscola, Sport inteso come riabilitazione per soggetti con disagio mentale, che utilizza le proprietà socializzanti del gioco e della sana competizione, unite a quei benefici che fornisce l'attività fisica, per dare la possibilità agli atleti e agli operatori di confrontarsi alla pari”. 

“Le persone con problematiche relative la salute mentale sono spesso penalizzate per quanto riguarda l'aspetto relazionale, ed è proprio su questo che il lavoro terapeutico riabilitativo, attraverso la pratica sportiva, deve puntare, affinché si eviti l'ombra del ritiro e dell'isolamento sociale che genera inevitabilmente cronicizzazione”, conclude Jessica Giusti, responsabile dell’area “Salute Mentale” di Paim.
 

massimo.corsini