Trasporto disabili in tilt, le famiglie annunciano presidio a oltranza davanti al Comune
Ritardi fino a due ore per i pulmini diretti ai centri diurni: giovedì la protesta in Piazza XX Settembre a Pisa. Scognamiglio: "I ragazzi con disabilità non sono figli di serie B"
Il servizio di trasporto per le persone con disabilità dirette ai centri diurni del territorio sta creando gravi disagi, con ritardi che possono arrivare fino a due ore.
A denunciarlo sono le famiglie degli utenti, che giovedì 25 settembre, dalle ore 18, daranno vita a un presidio pubblico a oltranza davanti a Palazzo Gambacorti.
La mobilitazione, sostenuta anche dalla consigliera comunale del Pd Maria Antonietta Scognamiglio, punta a ottenere un confronto diretto con il sindaco e i responsabili del trasporto sociale per garantire orari certi e un servizio adeguato, a tutela del diritto alla piena partecipazione dei ragazzi e del lavoro dei caregiver familiari.
Martedì 23 settembre, Carlo Palotti, per Punto Radio Cascina Notizie, ha intervistato la consigliera PD Maria Antonietta Scognamiglio.
Ha scritto la consigliera comunale PD Maria Antonietta Scognamiglio
Il servizio di trasporto per le persone con disabilità che devono recarsi nei Centri Diurni non sta funzionando come deve. Ad affermarlo – annunciando un presidio pubblico a oltranza davanti a Palazzo Gambacorti – sono le famiglie dei ragazzi che frequentano le strutture del territorio.
“E’ un problema grave – conferma la consigliera comunale Pd Maria Antonietta Scognamiglio che ha deciso di farsi portavoce della mobilitazione – il servizio non viene gestito in modo puntuale ed efficiente, creando problemi nella gestione quotidiana delle famiglie. Genitori e ragazzi non hanno certezze su passaggi e sugli orari del pulmino, di fatto non viene garantita la loro completa partecipazione alle attività dei centri, spesso sono costretti ad attendere anche una/due ore l’arrivo del mezzo, entrando fortemente in ritardo al centro diurno. Una situazione e un rischio che era già stato segnalato da tempo: non appena la Società della Salute ha informato del possibile disservizio, è stata subito convocata una riunione che si è svolta martedì scorso. Anche in quell’occasione abbiamo ribadito che ritardi e disagi potevano essere tollerati per la prima settimana e non oltre, poiché era stata data la motivazione che quella settimana coincideva con l’inizio della scuola e che i pulmini dovevano accompagnare prima gli studenti con disabilità. Ma la realtà è che la scuola inizia tutti gli anni a settembre e mai si erano verificati ritardi di una o due ore.
Tutto questo – prosegue Scognamiglio - sta pesando sui genitori che per sopperire al disservizio stanno usufruendo di ferie e permessi dal lavoro. Come alcune famiglie stanno sottolineando in queste ore: i ragazzi con disabilità non sono figli di serie B”.
Il presidio si svolgerà giovedì 25 settembre, a partire dalle 18, davanti al Comune di Pisa, in piazza XX Settembre.
In tale occasione le famiglie chiederanno di essere ricevute formalmente dal Sindaco del Comune di Pisa, e poi a seguire dal responsabile del Trasporto sociale, dalla Dott.ssa Guerrini e dalla Dott.ssa Di Bugno.
L’obiettivo - affermano le famiglie del centro diurno l’Orizzonte di Migliarino (una delle realtà in cui si stanno verificando i disagi) - occorre un confronto diretto e costruttivo al fine di trovare una soluzione immediata e concreta al grave problema. Il presidio proseguirà ad oltranza fino a quando non saremo formalmente ricevuti dalle figure istituzionali sopra indicate, e non otterremo risposte concrete e risolutive in merito alla richiesta di adeguamento del servizio”. Le richieste sono chiare: “L’adeguamento dell’orario del servizio di trasporto disabili, con salita sul mezzo entro e non oltre le ore 8:30, al fine di garantire la partecipazione piena di mia figlia alle attività del centro (che iniziano alle ore 9:00), la tutela del diritto al lavoro in qualità di caregiver familiare, come previsto dalle più recenti normative e sentenze europee. Tale esigenza era già stata oggetto di regolare richiesta, accolta dall’ente competente, ma, nonostante ciò, ad oggi il servizio continua a essere svolto con orari difformi, arrecando un grave disagio organizzativo e personale”.
“Ci auguriamo – conclude Scognamiglio - che nella conferenza dei sindaci convocata per oggi (23 settembre) si possano trovare soluzioni urgenti per questo e altri temi riguardanti le politiche integrate dei servizi sociosanitari. Il rischio che cada tutto sulle famiglie è altissimo, e già ne stiamo vedendo le conseguenze”.