"Un nuovo stadio per Pisa". Il Partito Socialista attacca il Comune: "Perso dieci anni in chiacchiere e vane promesse"

Politica
PISA e Provincia
Martedì, 10 Giugno 2025

Una nuova collocazione al di fuori delle zone residenziali. Dal PSI un secco no al piano di alienazione dell'Arena Garibaldi in favore del Pisa Sporting Club

Dopo la sentenza del Tar (che ha dato torto al Comune) e i comunicati della Città Ecologica, anche il Partuito socialista attacca il Comune di Pisa sulla questione stadio, la sua attuale e futura collocazione, i pericoli e i disagi, ma anche le mancate opportunità, legate alla serie A e all'arrivo in città delle tifoserie organizzate della massima serie.

 

Hanno scritto Carlo Sorrente (segretario provinciale) e Riccardo Ciuti (segretario comunale Psia Pisa).

La promozione in seria A del Pisa è un evento di grande rilevanza sportiva che ha suscitato l’entusiasmo dei tifosi e di tutta la città. 

Dall’anno prossimo sarà possibile seguire direttamente il campionato della massima serie e vedere giocare le partite del Pisa con le più grandi squadre italiane.

Questo però creerà anche dei  problemi che il governo locale non si e’ preparato a fronteggiare  che derivano dalla collocazione dello Stadio nel quartiere residenziale di Porta a Lucca prossimo nel Centro storico a duecento metri dalla “Piazza dei Miracoli:

  1. la capacità di accoglienza, da parte della città, del prevedibile afflusso di tifosi delle squadre ospiti e del suo impatto sulla mobilità urbana;  già  in occasione delle partite di serie B tutta la circolazione nella zona di Pisa Nord viene paralizzata; non si accede più dal viale delle Cascine con grande conflitto con il turismo diretto alla zona di piazza del Duomo; le auto in sosta selvaggia invadono tutti gli spazi esistenti, a partire dalle piste ciclabili, determinando condizioni di pericolo per i ciclisti con la serie A la situazione  è destinata a peggiorare;
  2. i rischi per l’ordine pubblico drammatici  per l’arrivo a Pisa di importanti tifoserie organizzate e tristemente violente che si misureranno con uno Stadio  con la capacità, anche potenziata con i lavori recentemente annunciati, limitata a 12.500 post; . c’è dunque un rischio concreto che si possano verificare scontri, danneggiamenti, vandalismi, di cui potrebbero essere vittime non solo gli abitanti del quartiere ma anche le attività commerciali del centro città incluse quelle della zona turistica e degli stessi monumenti Torre di Pisa Duomo Battistero.

Si tratta di problemi che non si sarebbero presentati, o avrebbero avuto un impatto assolutamente minore, se il comune di Pisa avesse perseguito il disegno urbanistico di spostare lo Stadio in zona periferica, indicato dal Piano del 1998. 

Invece è stato deciso di confermarlo nella sede attuale, addirittura con un corredo aggiuntivo di servizi commerciali, in modo da sfruttare economicamente la vicinanza della struttura con la zona turistica del Duomo, come se tra lo sport agonistico e il turismo culturale ci potesse essere qualche compatibilità, il tifo organizzato e le attività turistico - commerciali sono notoriamente incompatibili.

Alla luce della recente sentenza del  TAR - Toscana  che ha accolto il ricorso presentato da alcuni cittadini residenti vicino allo Stadio, coordinati dall’Associazione ambientalista La Città Ecologica annullando la variante urbanistica che prevedeva una serie  di ampliamenti con un corredo di attività commerciali, le quali avrebbero determinato un carico insostenibile sul quartiere. 

I P.S.I ritiene che il comune di Pisa debba riflettere sulle prospettive del calcio professionistico a Pisa e sulla collocazione delle sue strutture con una programmazione seria e lungimirante.

Se i lavori di adeguamento dello Stadio ai requisiti richiesti dalla serie A risultano necessari ed urgenti, appare evidente che l’attuale collocazione, con tutti i limiti dimensionali che presenta, non consentirà di disporre di una struttura adeguata alla massima serie, sia per numero di posti che infrastrutture logistiche. 

Il PSI pone con forza la questione della ricollocazione dello Stadio da rendere necessaria una riflessione collettiva per individuare un sito idoneo per un nuovo Stadio all’altezza della sfida che pone la serie A ed il programma ambizioso di restarci, con un nuovo stadio privo delle limitazioni poste dall’attuale collocazione: il Sindaco e la giunta ha perso circa dieci anni in chiacchiere e vane promesse.

In questa prospettiva, il proposito, annunciato dall’attuale giunta comunale, di alienare lo stadio attuale e la sua area di pertinenza al Pisa S.C. risulta del tutto controproducente e dunque da contrastare con forza.

Il PSI auspica che i cittadini pisani si attivino, ai sensi dell’articolo 45 dello Statuto Comunale quale soggetto legittimato, a partecipare attivamente ai procedimenti relativi alle scelte urbanistiche in particolare al “Piano Operativo” in corso di formazione.

 

redazione.cascinanotizie