Unipi: tornano gli esami da remoto

Cronaca
PISA e Provincia
Venerdì, 7 Gennaio 2022

L'impennata dei contagi ha fatto cambiare idea all'Ateneo pisano. Gli studenti protestano: "Comunicazione giunta senza nessun preavviso e con estremo ritardo"

Riporta una nota di Sinistra Per...

È giunta ieri l’altro, mercoledì 5, la comunicazione dall’Ateneo di Pisa che gli esami della sessione invernale non verranno più svolti primariamente in presenza. Comunicazione giunta senza nessun preavviso e con estremo ritardo, dopo che già il 26 dicembre i rappresentanti di Sinistra Per…, sindacato studentesco di maggioranza, avevano richiesto aggiornamenti su come adeguare le attività didattiche a fronte dell’impennata dei contagi di Covid.

Alice Caliendo, rappresentante in Senato Accademico, spiega: “Nella seduta del Senato del 17 dicembre noi rappresentanti della comunità studentesca siamo stati gli unici a votare contrari, a disposizioni che imponevano un ritorno in presenza coattivo e prematuro, di fronte ad una situazione pandemica già allora in peggioramento. Nonostante questo, e nonostante i nostri avvertimenti, la componente docente presente ha fatto passare per maggioranza queste disposizioni, agendo a nostro avviso in maniera sconsiderata. L’esito è stato che molte persone si sono trovate a dover prenotare biglietti ed alloggi per recarsi a Pisa a sostenere esami che, salvo per ristrette giustificazioni, si sarebbero svolti esclusivamente in presenza. Adesso, con la sessione invernale alle porte, l’Ateneo è tornato sui propri passi: non solo gli esami potranno tenersi, senza bisogno di giustificazione, anche in telematica, ma  sarà consentito alla componente docente di tenere gli esami unicamente online, vanificando la spesa di tutte quelle persone che, appunto, si erano già organizzate per tornare a Pisa. La possibilità di sostenere esami in remoto senza per forza dover rientrare in qualche casistica particolare è proprio quello che abbiamo chiesto nelle sedi preposte. Se fossimo stati ascoltati in quelle occasioni, molte persone non si sarebbero trovate a spendere cifre, anche ingenti, per nulla."

“L’inizio delle lezioni del secondo semestre è oramai alle porte” continua Anna Fabbri, altra rappresentante in Senato. “Considerando i precedenti di scarsa comunicazione e insufficiente preavviso da parte dell’Ateneo, come rappresentanti siamo profondamente preoccupati di fronte al disagio e alle difficoltà economiche e organizzative che un altro improvviso cambiamento nelle modalità di erogazione di queste porterebbe alla comunità studentesca. Di fronte alla situazione attuale, come abbiamo più volte sottolineato, riteniamo che la modalità telematica debba essere garantita in ogni circostanza, affiancata a un ritorno in presenza che sia sicuro e giusto per tutti. Chiediamo quindi all’Ateneo di prendere in tempo una decisione ragionevole e davvero rispettosa dei bisogni della propria comunità.”

Andru Budacu Ferrari, capogruppo di Sinistra Per nel Consiglio degli Studenti, continua: "Il 20 dicembre il Consiglio degli Studenti ha approvato all’unanimità una mozione per la fornitura gratuita di mascherine in Ateneo, strumento essenziale per il contenimento dell’emergenza. In particolare, l’uso delle mascherine FFP2, già obbligatorio in molti luoghi, è “caldamente consigliato” dall’Ateneo. Riteniamo sconcertante il fatto che l'Ateneo non sia intervenuto in autonomia per fornire i giusti mezzi a chi desidera tornare in presenza. Ancora una volta questi temi, che dovrebbero essere affrontati dall’Istituzione, sono portati avanti solamente dalla rappresentanza studentesca: un’ulteriore prova del fatto che non vi sia interesse, da parte di alcune componenti dell'Università, a considerare seriamente quali possano essere le motivazioni che spingono la componente studentesca a non tornare in Università."

Miriana Bilello, rappresentante nel Consiglio di Amministrazione del ARDSU, conclude: "La comunità studentesca non può e non deve pagare il prezzo della pandemia. È nostra priorità che i tamponi vengano messi a disposizione della componente studentesca gratuitamente: questi sono un mezzo essenziale per controllare la diffusione dei contagi, ma economicamente inaccessibili per molte persone. Questo rende impossibile un ritorno in presenza veramente sicuro."

redazione.cascinanotizie