Vertenza Lidl: Sinistra Italiana Pisa sostiene la mobilitazione
Anna Piu "Grimaldi interroga il Governo"
Oltre l’80% di adesione allo sciopero nel magazzino Lidl di Pontedera, la protesta dei lavoratori e delle lavoratrici - secondo SI Pisa - del colosso della distribuzione è esplosa.
Salari fermi - scrive Sinistra Italina Pisa - turni insostenibili e precarietà diffusa al centro della mobilitazione nazionale culminata il 24 maggio.
SI Pisa scende in campo a fianco dei sindacati e sostiene l’interrogazione parlamentare dell’onorevole Marco Grimaldi, chiedendo un intervento urgente del Ministero del Lavoro.
“Non si può costruire profitto sulla pelle di chi lavora” – ha denunciato Anna Piu, segretaria provinciale del partito.
Ha scritto Sinistra Italiana Pisa.
Esprimiamo pieno e convinto sostegno alla mobilitazione nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori della LIDL, culminata nello sciopero del 24 maggio scorso. Una mobilitazione straordinaria, che ha visto oltre l’80% di adesione anche al magazzino di Pontedera, uno dei più grandi e strategici del centro Italia.
“I salari restano al palo e non ci sono aperture su una migliore organizzazione dei turni, nonostante la crescita del fatturato e degli utili di LIDL, crescita evidente anche nell’apertura capillare di nuovi punti vendita – dichiara Anna Piu, segretaria provinciale di Sinistra Italiana Pisa –. Da fonti sindacali risulta che alla LIDL le condizioni di lavoro siano di gran lunga peggiori rispetto a quelle degli altri grandi marchi della distribuzione presenti sul suolo nazionale. Si parla di rinnovo del contratto integrativo, di riduzione della precarietà, di orari e carichi di lavoro: temi cruciali, che purtroppo restano ancora senza risposta.”
La vertenza in corso, promossa unitariamente da Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS, non è solo una trattativa contrattuale: è una denuncia forte e corale contro un modello di impresa che costruisce profitti miliardari sulle spalle di chi garantisce ogni giorno il funzionamento della logistica e dei punti vendita. Il personale part time rappresenta oggi il 75% della forza lavoro, sottoposto a turni estenuanti, carichi insostenibili e un’organizzazione che impedisce di conciliare vita e lavoro.
A fronte di 1,3 miliardi di utili ante imposte negli ultimi cinque anni, l’azienda propone solo bonus una tantum e buoni spesa: strumenti insufficienti, che non danno risposte strutturali né riconoscimento al valore del lavoro. La concorrenza tra le catene della grande distribuzione si gioca sempre più sul terreno dello sfruttamento, piuttosto che su una reale qualità dell’offerta.
Per questo Sinistra Italiana sostiene con forza l’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Marco Grimaldi, deputato di Alleanza Verdi Sinistra, che chiede un intervento diretto del Ministero del Lavoro. “Grazie all’On. Grimaldi, portiamo questa vertenza nelle Aule del Parlamento: il Governo non può voltarsi dall’altra parte” – prosegue Anna Piu –. "È ora di riaprire un tavolo nazionale che metta al centro i diritti, la dignità e la giusta retribuzione del lavoro".
Sinistra Italiana sarà in prima linea, al fianco dei sindacati e dei lavoratori, dentro e fuori le istituzioni. Continueremo a batterci per un lavoro giusto, sicuro, stabile, con salari e condizioni degne - lo dichiara Anna Piu, Segretaria provinciale di Sinistra Italiana Pisa.