Vicopisano e la stretta sui rifiuti abbandonati: nuove regole, sanzioni più dure e controlli intensificati
Pubblicato dal Comune un decalogo che racchiude tutte le info utili e le pene (pesantissime) per chi, in barba alla legge, si disfa dei rifiuti illecitamente con danno all'ambiente e al decoro
E poi non dite di non essere stati informati a dovere.
Il quadro normativo sui rifiuti è cambiato radicalmente e le nuove disposizioni introducono pene più severe per contrastare l’abbandono dei rifiuti, le discariche abusive e la gestione non autorizzata dell'immondizia.
Il Comune di Vicopisano, con un decalogo molto attento pubblicato nelle scorse ore, ha annunciato un’intensificazione dei controlli, con pattugliamenti rafforzati, telecamere mobili e un monitoraggio quotidiano in collaborazione con Geofor.
L’obiettivo dell'amministrazione vicarese e dell'assessorato al ciclo dei rifiuti guidato da Juri Filippi è chiaro: tutela dell’ambiente, del decoro urbano e della salute pubblica, in linea con il principio “chi sporca paga" e da oggi, pagherà molto di più.
Ha scritto il Comune di Vicopisano.
Rifiuti, attenzione nuove regole e pene più dure e il Comune alza il livello dei controlli
Le nuove norme in materia di rifiuti derivano dal Decreto-Legge 8 agosto 2025, n. 116 (“decreto rifiuti – Terra dei Fuochi”), convertito con modificazioni dalla Legge 3 ottobre 2025, n. 147, che ha modificato in profondità il Testo Unico Ambientale (d.lgs. 152/2006) e, per la parte sui veicoli e le patenti, il Codice della Strada.
L’obiettivo è chiaro:
- tolleranza zero verso l’abbandono dei rifiuti e la loro gestione illecita;
- maggiore tutela dell’ambiente, del decoro dei nostri paesi e della salute!
Cosa è cambiato rispetto al passato?
- l’abbandono di rifiuti (anche “solo” sacchi lasciati accanto ai cassonetti) è punito con sanzioni economiche molto più alte, fino a diverse migliaia di euro, con fermo o sospensione del veicolo se l’illecito avviene usando auto o furgone;
- l’abbandono grave di rifiuti e l’abbandono di rifiuti pericolosi sono reati veri e propri, con pene detentive (reclusione) di più anni, soprattutto se c’è pericolo per la salute e per l’ambiente o se le condotte avvengono in aree già compromesse;
- la gestione non autorizzata di rifiuti (raccolta, trasporto, smaltimento, recupero “in nero”) e la discarica abusiva sono punite con reclusione, ammende elevate, confisca delle aree e dei mezzi, sospensioni e cancellazioni dagli Albi di settore;
- la combustione illecita di rifiuti porta a pene fino a 6–7 anni di reclusione, con aggravanti specifiche nelle situazioni più gravi;
- sono irrigidite le regole su registri, formulari e tracciabilità: errori dolosi, omissioni e falsificazioni comportano multe pesanti, sospensioni e, nei casi più seri, responsabilità penale anche per le imprese.
Il messaggio è semplice:
"chi sporca paga, e oggi paga molto di più"
Più controlli sul territorio
Alla stretta sulle pene, il Comune affianca un maggiore inasprimento dei controlli:
- la Polizia Municipale intensificherà i pattugliamenti e l’uso di telecamere mobili;
- saranno rafforzate le sinergie con i Carabinieri e i Carabinieri Forestali per le situazioni con rilevanza penale (discariche abusive, roghi di rifiuti, gestione illecita);
- in collaborazione con Geofor verranno monitorati in modo quotidiano e sistematico i conferimenti e le situazioni di abbandono, con segnalazioni alle autorità competenti.
Questi strumenti non sono “minacce”, ma garanzie di tutela dell’ambiente e del paesaggio, della salute pubblica, della stragrande maggioranza dei cittadini che rispetta le regole e non vuole più vedere strade, argini e campagne trasformati in discariche.
Come Amministrazione chiediamo a tutte e tutti un ulteriore cambio di passo: rispettare orari e modalità di conferimento, usare correttamente i servizi di Geofor, segnalare comportamenti scorretti.
Difendere il territorio non è uno slogan: è una responsabilità quotidiana e condivisa.
Di seguito un riepilogo delle principali sanzioni
Cosa rischiate oggi se abbandonate o gestite male i rifiuti?
- Se lasciate sacchi o rifiuti accanto ai cassonetti /contenitori in strada
. Sanzione da circa 1.000 a 3.000 euro.
. Se usate l’auto o il furgone, può scattare anche il fermo del veicolo per un mese.
- Se abbandonate rifiuti in modo sistematico o in aree sensibili
. Multe che possono arrivare fino a 18.000 euro.
. Sospensione della patente nei casi più gravi.
. Se c’è pericolo per salute o ambiente, il fatto può diventare reato penale.
- Se abbandonate rifiuti pericolosi (oli, solventi, vernici, batterie, sostanze chimiche ecc.)
. Reclusione da 1 a 5 anni che può arrivare fino a 6 anni / 6 anni e mezzo in presenza di aggravanti (aree contaminate, pericolo grave, attività d’impresa).
- Se gestite rifiuti senza autorizzazione (raccolta, trasporto, smaltimento, recupero in nero)
. Reclusione fino a 3–5 anni
. Ammende molto elevate (nell’ordine delle decine di migliaia di euro).
. Sospensione o cancellazione dagli Albi e sospensione della patente se usate veicoli.
- Se accendete roghi di rifiuti
. Per la combustione illecita: reclusione da 3 a 6 anni.
. Fino a 7 anni se bruciate rifiuti pericolosi o in aree già compromesse.
- Possibile confisca dei mezzi utilizzati
. Se falsificate formulari o non tieni registri e tracciabilità.
. Multe da migliaia a decine di migliaia di euro.
. Sospensioni (patente, Albi…).
. Nei casi più gravi, reato penale con rischio di reclusione.
Foto d'archivio



