"Violenza e politica nella Resistenza" incontro alla Domus Mazziniana

Se ne parla in un incontro che si terrà il 29 febbraio presso la Domus Mazziniana di Pisa

Mussolini arrivò al governo con alle spalle la violenza, la sopraffazione, il sangue del biennio nero.
Instaurò una dittatura che mise fuori legge le organizzazioni politiche, sindacali, culturali. Mandò in galera, al confino, in esilio chi si opponeva. Portò l'Italia all'infamia delle leggi razziali del 1938.
Nel corso del ventennio aggredì la Libia, l'Etipia, l'Albania, la Francia e l'Inghilterra, la Grecia, la Jugoslavia, l'Unione Sovietica. Lasciò il Paese in un cumulo di rovine morali e materiali.
Ci fu anche un'altra Italia. Partigiani, militari, donne, preti frati, suore lottarono e morirono per liberare il Paese dalla occupazione tedesca e dalla dittatura fascista. Per ridare dignità internazionale al Paese. Per porre le basi della Repubblica fondata sulla Costituzione.
Ma la Resistenza non fu un pranzo di gala. Fu un fenomeno di grande complessità.
Giovedì 29 febbraio, alle 17, Francesco Mandarano, avvocato, studioso di storia, autore di un volume su Rodolfo Graziani e di un volume su Bruno Fanciullacci, ne parlerà con Pietro Finelli (Direttore della Domus Mazziniana) e con Stefano Gallo (Direttore della Biblioteca Franco Serantini - Istituto di Storia Sociale, della Resistenza e dell'Età Contemporanea).
L'incontro si terrà a Pisa, presso la Domus Mazziniana (via M. D'Azeglio, 14).
La cittadinanza è invitata.