Ziello Vs Croce Rossa, la Cri di San Frediano solidarizza con il presidente Cerrai

Cronaca
San Frediano a Settimo
Venerdì, 7 Dicembre 2018

Con un comunicato ufficiale la Croce Rossa di San Frediano a Settimo, esprime solidarietà al presidente della Cri di Pisa Antonio Cerrai, autore nei giorni scorsi, di una nota di fuoco in risposta all'onorevole Edoardo Ziello della Lega.

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Questo di seguito il comunicato integrale della Cri di San Frediano a Settimo.

Il Presidente della Croce Rossa di San Frediano a Settimo Paolo BONINI, e il Consiglio Direttivo, nelle persone di Eleonora PETRI, Paolo MONTINARO, Dario SENA e Giovanni GRANCHI, vogliono esprimere il loro appoggio e la loro solidarietà al Comitato CRI di Pisa, sostenendo le parole del Presidente, Collega e Amico, Antonio CERRAI, con questo comunicato.

È inammissibile che organi politici possano pubblicamente denigrare la Nostra Associazione. Le parole dell’On. Edoardo ZIELLO, feriscono e inorridiscono centinaia di Volontari e Dipendenti, della Croce Rossa, non di meno di tutte le altre Associazioni di Volontariato, che prestano quotidianamente il loro servizio per il bene del prossimo.

La Croce Rossa Italiana, di cui facciamo parte, opera secondo la guida dei sette Principi Fondamentali del Movimento Internazionale di Croce Rossa, in modo da garantire che tutte le nostre azioni siano svolte nel rispetto di fondamenti etici quali: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità e Universalità.

In particolare si vuole sottolineare che Volontario è la persona che aderisce all’organizzazione di sua spontanea volontà e senza alcuna costrizione, senza percepire alcun compenso, prestando la propria opera con dedizione, e non da meno molto sacrificio. Questo però non toglie che alcune prestazioni possano essere retribuite per i dipendenti, che in ogni modo fanno nella loro professione la scelta di aderire ai Principi del Movimento, aiutando il prossimo.

Pensare, e asserire pubblicamente, che migliaia di Volontari e Dipendenti possano “lucrare” su un così duro lavoro, dimostra non solo una poca attenzione al sacrificio di tanti concittadini che scelgono di impiegare il proprio tempo a favore del prossimo, ma dimostra anche una certa superficialità con cui si generalizza una questione molto più complessa.

Essere Volontario, o lavorare, in Croce Rossa, ti obbliga a scontrarti ogni giorno con gli aspetti più crudi e duri della vita, stare in mezzo agli ultimi non è cosa facile, e non è per tutti.

Il carico emozionale che queste persone ricevono ogni giorno è inimmaginabile, condividere il dolore e la sofferenza altrui, affrontare la malattia come la morte, ma anche il disagio, la povertà, la perdita dei propri averi, la lontananza dalla famiglia e la solitudine, sono tutti aspetti che chi indossa la Nostra Divisa affronta con professionalità e costanza. Il Volontario si fa carico dei problemi e delle sofferenze altrui, alleviandone il peso, sostenendo il prossimo, anche solo con un sorriso, una parola di conforto o un gesto di compassione.
La Nostra Associazione opera dove i più deboli e gli indifesi hanno necessità primarie che non sono garantite, dove la vita non è così dignitosa come dovrebbe essere per definizione, dove catastrofi e calamità naturali devastano il territorio e sconvolgono la vita delle persone. La Croce Rossa opera dove le Istituzioni purtroppo falliscono o non possono arrivare.

Diventano pertanto impensabili affermazioni di tale portata, in special modo da parte di chi ricopre un ruolo pubblico, che dovrebbe svolgere nell’interesse del paese, e pertanto dovrebbe solo ringraziarci per l’immenso lavoro svolto a sostegno delle vulnerabilità a qualsiasi livello. Augurarsi che “la Croce Rossa smetta di fare quello che sta facendo” (cit.), vorrebbe dire condannare persone, esseri umani, cittadini, a non ricevere più un aiuto concreto per la loro sussistenza.

La Croce Rossa, seguendo il principio di IMPARZIALITA’ non guarda in faccia a nessuno, non chiede documenti, non discrimina in base ad estrazione sociali, colore della pelle, paese di provenienza, lingua, religione, sesso o orientamento politico. La Croce Rossa non chiede ma da. A chiunque. In qualunque situazione. Al massimo delle proprie possibilità.

Per garantire la nostra opera, su scala MONDIALE, il Movimento è INDIPENDENTE. Le Società Nazionali, quali ausiliari dei servizi umanitari dei loro governi, e soggetti alle leggi dei rispettivi Paesi, devono sempre mantenere la loro autonomia in modo che possano essere in grado in ogni momento di agire in conformità con i Principi del Movimento. Ed è per questo motivo che un attacco, così diretto, pubblico, alla nostra Istituzione, è un attacco ai nostri valori, ai nostri Principi, alla nostra “mission” umanitaria, ovunque essa si svolga. E tale attacco è inammissibile e deprecabile. Le parole hanno un peso, un significato ben preciso, il fatto che siano utilizzate in pochi caratteri in un tweet, o sfruttando le pubblicazioni a mezzo stampa, non ci esime dal riflettere sulle conseguenze.

La Croce Rossa ha il compito e il dovere di difendere il proprio operato, di tutelare il proprio emblema, e di garantire a tutti coloro che hanno bisogno, un appoggio e un aiuto, nel rispetto di quei principi fondamentali che ci permettono di essere identificati da chiunque nel mondo, come garanzia di pace, di salute, di umanità.

Pertanto questo Consiglio Direttivo ha sentito il dovere e l’obbligo, morale e istituzionale, di esprimere tutto il proprio appoggio, dimostrando che nessuno mai potrà fermare il nostro lavoro.

Ad ultimo, vorremmo rispondere alla lettera pubblicata dal Presidente CERRAI: Antonio, non disperare, i Nostri Volontari sono animati da immenso amore per la Croce Rossa che vestono e portano nel cuore, non si lasciano scoraggiare da queste futili questioni. La strada è quella giusta, il percorso è ben tracciato, il lavoro svolto fino ad ora è esemplare. Noi, tutti insieme, continueremo la nostra missione.

 

redazione.cascinanotizie