Vicopisano, l’assessore Filippi sul fotovoltaico: “Serve realismo. Impianti a terra? Sì, ma con limiti chiari e benefici per la comunità”
Il titolare delle deleghe a Energia e Ambiente spiega la linea dell’amministrazione: tetti insufficienti, progetti da governare e non subire, e massimo rispetto per territorio e cittadini
Giovedì 13 novembre, Carlo Palotti, per Punto Radio Cascina Notizie, ha intervistato l’assessore all’Energia e all’Ambiente del Comune di Vicopisano, Juri Filippi, affrontando il tema del fotovoltaico e, in particolare, quello degli impianti a terra, oggetto nelle ultime settimane di un intenso dibattito pubblico.
Filippi ha aperto l’intervista chiarendo la posizione dell’amministrazione: limitarsi al fotovoltaico sui tetti, secondo l’assessore, non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico. Troppi edifici infatti non risultano idonei per ragioni strutturali, normative o di mancato interesse da parte dei proprietari.
“Dire che basta mettere i pannelli solo sui tetti è una mezza verità”, ha spiegato Filippi, ricordando come il Comune abbia promosso negli anni incontri pubblici e privati con aziende, associazioni e professionisti, riscontrando però una partecipazione limitata e risultati modesti.
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“Senza impianti a terra si continuerebbe a bruciare combustibili fossili”
L’assessore ha sottolineato l’assenza di alternative concrete: senza fotovoltaico a terra e senza eolico — molto sviluppato nel resto d’Europa — la produzione energetica continuerebbe a dipendere da carbone, petrolio e gas. Filippi ha citato esempi internazionali: dalla Spagna alla Germania, dall’Inghilterra ai Paesi del Nord Europa, dove grandi parchi solari ed eolici rappresentano ormai una quota significativa della produzione energetica.
Secondo l’assessore, anche a livello globale la transizione verso le rinnovabili procede “a ritmi enormi”, smentendo l’idea che l’Europa agisca isolata.
Le prossime mosse dell’amministrazione
Filippi ha poi annunciato nuovi e ulteriori incontri informativi rivolti ai cittadini e alle aziende. “Possiamo solo accompagnare e spiegare — ha precisato — ma poi ognuno si avvale dei propri tecnici. È un’opportunità anche economica”.
Il territorio comunale è di 2.692 ettari: secondo l’assessore, destinarne 13-15 al fotovoltaico significherebbe impegnare appena lo 0,5% della superficie, “senza snaturare il territorio, ma adeguandolo alle esigenze energetiche del 2025”.
Condizioni e limiti per gli impianti a terra
Filippi ha ribadito che ogni eventuale progetto dovrà rispettare vincoli stringenti. Due, in particolare, le condizioni richieste dal Comune:
- Mitigazioni ambientali: piantumazioni, siepi, corridoi ecologici, stagni, possibilità di mantenere orti sociali e allevamenti sotto i pannelli. Il suolo, ha ricordato l’assessore, resterebbe permeabile.
- Benefici per la comunità: contributi per famiglie in difficoltà, borse di studio e iniziative sociali.
In ogni caso, gli impianti devono prevedere fideiussioni per lo smaltimento a fine vita, come previsto dalla normativa.
“Meglio governare i progetti che subirli”
Il riferimento ai casi recenti di San Giuliano Terme — dove due mega-impianti promossi da società estere sono arrivati alle amministrazioni quasi “a sorpresa” — ha portato Filippi a ribadire la linea dell’amministrazione: progetti pochi, proporzionati e controllati.
“Non vogliamo 50 impianti. Ne immaginiamo due o tre, piccoli, commisurati al nostro territorio”, ha chiarito. Vicopisano, secondo l’assessore, sarebbe contrario a impianti di dimensioni eccessive o privi di ricadute locali, come quelli contestati nel comune termale.
“Meglio governare i processi che dire un no di facciata e poi ritrovarsi progetti calati dall’alto su terreni privati, senza possibilità di intervento”.
Il messaggio ai contrari
In chiusura, Palotti ha chiesto all’assessore quale messaggio l’amministrazione voglia rivolgere a chi si oppone a ogni forma di impianto a terra.
Filippi ha parlato di “no non a priori” e della necessità di valutare caso per caso, senza rifiutare la modernità. “Amiamo il nostro ambiente — ha detto — e proprio per questo dobbiamo studiare, capire, osservare cosa accade nel mondo. Le nostre convinzioni nascono anche da ciò che vediamo altrove”.
Secondo Filippi, il fotovoltaico a terra, se ben progettato, porta energia pulita, riduce le emissioni e rappresenta, in molti casi, una scelta favorevole all’ambiente. “Lega Ambiente è da sempre favorevole agli impianti, anche a terra”, ha ricordato.
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