Aggressione all'Università. "No alla violenza e ai manganelli": da Forza Italia un messaggio alla Lega
Il segretario provinciale azzurro Paladini condanna l'iniziativa Pro Pal e aggiunge: "Le parole di Ziello preoccupano". La Lega: "Sconcertati"
Sulla manifestazione degli stundeti Pro Pal presso il Polo Piagge dell'Università di Pisa, la maggioranza di governo della città di Pisa si spacca.
Da una parte Forza Italia, con il segretario provinciale Palladini, dall'altra, l'intero Gruppo Consiliare della Lega.
Al centro dello scontro politico le parole del deputato leghista Edoardo Ziello nel dopo manifestazione, considerate da Forza Italia "preoccupanti".
A stretto giro di posta la Lega di Pisa, rimasta sconcertata dalle dichiarazioni di Palladini, risponde per le rime al forzista: "Gli avversari politici - scrive il gruppo consiliare del Carroccio - non sono certo all’interno della coalizione, ma siedono a sinistra".
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Ha scritto Lorenzo Paladini, segretario provinciale di Forza Italia Pisa.
La violenza va sempre respinta, ma è inaccettabile che un rappresentante delle istituzioni invochi i manganelli e usi linguaggi che ricordano tempi bui.
"Condanniamo con forza l’aggressione subita dal professor Rino Casella dell’Università di Pisa. È un atto gravissimo, che nulla ha a che vedere con il legittimo diritto di esprimere opinioni politiche. Quando la protesta si trasforma in aggressione fisica e intimidazione, si oltrepassa il confine della democrazia. Al professore va tutta la mia solidarietà e vicinanza” - dichiara Lorenzo Paladini, segretario provinciale di Forza Italia a Pisa e candidato al Consiglio regionale della Toscana.
“A preoccupare però sono anche le parole di Edoardo Ziello, che ancora una volta ha invocato i manganelli come risposta politica. Siamo ormai abituati a un linguaggio politico, da parte di sceriffi e generali, che evoca periodi storici bui e controversi. Parole e simboli di questo genere non contribuiscono a stemperare i conflitti: li alimentano.
Da chi ricopre un ruolo istituzionale ci aspettiamo responsabilità e misura, non dichiarazioni che rischiano di incendiare ulteriormente il clima. Pisa, che già lo scorso anno ha conosciuto le conseguenze di certi toni, non può permettersi di ripetere gli stessi errori.
In quell’occasione l’intera città, a partire dal sindaco Michele Conti, seppe condannare con chiarezza l’eccesso. Oggi dovremmo avere la maturità di non fomentare un clima che possa far sì che si ripresentino.
Il nostro compito è costruire una comunità che respinga la violenza da ogni parte e che sappia affermare con forza i valori del rispetto reciproco, della libertà di parola e della responsabilità istituzionale".
Ha scritto il gruppo consiliare della Lega a Pisa.
Il Gruppo Consiliare della Lega Pisa si dice “sconcertato” dalle parole del segretario provinciale di Forza Italia, Lorenzo Paladini, che ha criticato le dichiarazioni del deputato leghista Edoardo Ziello in merito al recente episodio avvenuto all’Università di Pisa.
Secondo la Lega, invece di esprimere solidarietà al professore e agli studenti coinvolti, Paladini avrebbe scelto “la strada della polemica interna alla coalizione”, privilegiando “calcoli di pura campagna elettorale” a scapito del buon senso e del rispetto per i diretti interessati.
“È paradossale – scrive il Carroccio – che di fronte a un fatto tanto delicato si scelga di alimentare divisioni, dimostrando più attenzione a logiche di partito che alla tutela della comunità accademica e cittadina”.
I leghisti ricordano al dirigente azzurro che “gli avversari politici non sono certo all’interno della coalizione, ma siedono a sinistra”. Attaccare la Lega, sostengono, significherebbe commettere “un grave errore strategico” e soprattutto “danneggiare l’intero centrodestra”, che invece dovrebbe presentarsi “compatto e determinato” in vista delle prossime sfide elettorali.
La conclusione è un messaggio chiaro: “La Lega a Pisa continuerà a lavorare con serietà e coerenza, mettendo al centro i problemi reali dei cittadini, senza cadere in sterili divisioni che fanno solo il gioco della sinistra”.