Appello del PD: sulla scuola di Crespina servono percorsi condivisi

Politica
Crespina - Lorenzana
Venerdì, 13 Agosto 2021

Dopo l'intervista a Punto Radio Cascina Notizie la senatrice e Commissaria provinciale del PD Valeria Valente scrive a Thomas D'Addona

Sulla vicenda della scuola secondaria Cozzi di Crespina, quella che da mesi vede contrapposti i genitori di 16 bambini esclusi perché non residenti (riuniti nel Comitato Scuola senza Confini ndr) all'amministrazione comunale guidata dal sindaco Thomas D'Addona, si esprime (finalmente, aggiungiamo noi ndr), anche la senatrice Valeria Valente, attuale Commissaria provinciale dei dem pisani.

Il comunicato inviato ai media da Valente, poggia tutto sulle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Crespina a Punto Radio Cascina Notizie, una lunga intervista, in cui Thomas D'Addona ha chiuso definitivamente la strada del possibile inserimento dei ragazzi esclusi e in cui, tra le righe, ha attaccato sia la gestione dell'Istituto Comprensivo Mariti di cui la scuola Cozzi e parte, sia la posizione presa da alcuni rami dal Partito Democratico pisano (► LEGGI ANCHE Scuola di Crespina, parla D'Addona: è una situazione delirante).

 


Scrive la senatrice e Commissaria provinciale del PD Valeria Valente

"Ci spiace registrare le parole del Sindaco di Crespina Lorenzana Thomas D'Addona che ancora una volta confermano la rigidità espressa verso la scelta di voler limitare l'accesso al progetto Scuola Senza Zaino", afferma la commissaria provinciale Pd, senatrice Valeria Valente.

"Crediamo che i progetti di didattica innovativa - prosegue -, come appunto Scuola Senza Zaino, portino un valore aggiunto in un territorio, ma soprattutto rappresentino investimenti preziosi per i nostri bambini e le nostre bambine e che anche per questo vadano difesi e al contempo valorizzati".

"Come partito democratico di Pisa in questi mesi abbiamo lavorato, anche su istanza dei nostri livelli territoriali, per mettere in campo soluzioni diverse da quella adottata dall'attuale Amministrazione che ha scelto di limitare l’accesso a quell'esperienza sulla base di criteri che ci sono apparsi da subito eccessivamente e inutilmente rigidi. In particolare per tempi e modalità".

"Lo abbiamo fatto con l'unico obiettivo di tutelare i diritti delle bambine e dei bambini, per questo abbiamo dialogato con sindacati e genitori chiedendo al Sindaco D'Addona di rivedere la sua posizione e provando a trovare una soluzione che fosse la più sostenibile per tutti", ha precisato la Commissaria provinciale.

"Ci siamo anche offerti di mettere in piedi un confronto con gli altri Sindaci della zona interessati, raccogliendo inoltre la disponibilità a partecipare dell'assessora regionale all'Istruzione Alessandra Nardini che, sebbene la Regione sia priva di competenza in materia, sappiamo essersi più volte interfacciata con il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale al fine di trovare una diversa soluzione".

"Continuiamo a chiedere al Sindaco D'Addona, pur sapendo che le scelte sugli organici sono ormai state fatte dagli uffici competenti e che quindi sarà più difficile intervenire, di provare comunque a trovare una soluzione diversa da quella ad oggi prospettata anche solo prendendo in considerazione, se fosse in qualche altro modo sostenibile, un rinvio della decisione come avevamo da tempo suggerito".

"Ribadiamo infine ancora una volta, nel pieno rispetto delle scelte amministrative di Giunta e Sindaco, la necessità di costruire sempre percorsi condivisi con le nostre comunità, ancor di più se si tratta di tutelare i diritti dei bambini e delle bambine e di scongiurare sempre scelte che appaiono, al di là delle buone o migliori intenzioni, come inutili bracci di ferro o prove muscolari, recuperando anche una diversa e più proficua modalità di ascolto e dialogo con sindacati, genitori e mondo della scuola", ha concluso Valente.

 

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carlo.palotti